Nicola F. Pomponio Sul taxi che verso le 4 del mattino, a Jerevan, mi conduceva dall’aeroporto all’hotel dove il mio amico Roberto aveva prenotato una stanza per me, il taxista mi disse cose che, nel corso del viaggio, sentii ripetere più volte e che, evidentemente, rappresentano una sorta di “fondamentali” nell’autocoscienza armena. Innanzi tutto...