di Giuseppe Lalli «Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta e gli occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta;e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la...