Dopo l’8 settembre 1943 molti giovani aquilani, armati e non, lasciarono la città per rifugiarsi in montagna e così sottrarsi alla cattura da parte dei nazi-fascisti e ribellarsi ai soprusi dell’invasore. Nove giovani armati, catturati dai tedeschi, furono ricondotti in città, nelle “casermette”, e fucilati. Il sacrificio dei “9 martiri” è sempre stato un vanto per...