Inutile dire che quel che sta succedendo in Libia ci interessa molto da vicino.
La situazione in Libia è il risultato dell’insensata azione militare della Francia di Nicolas Sankozy (cui dovrebbero essere addebitati i costi dell’attuale intrigo) e dell’Inghilterra tesa al rovesciamento del Col. Gheddafi. Forse perché troppo amico dell’Italia di Berlusconi. Quest’ultimo fu poi costretto ad accodarsi.
La Francia e L’Inghilterra sono ancora protagoniste in Libia e in qualche modo sollecitano un intervento italiano. Ma il nostro governo dovrà fare molta attenzione alle richieste di queste due nazioni “Alleate” che non nutrono molta simpatia nei nostri confronti.
Certamente non possiamo restarcene alla finestra.
Intanto da notizie ANSA si legge una dichiarazione inquietante del ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Aly Abuzaakouk, riportata dall’agenzia egiziana Mena: il suo governo non accetterà mai alcun intervento militare in Libia, ammantato sotto qualsiasi ‘scusa’, su eventuali operazioni internazionali contro “coloro che si riconoscono nell’Isis “. Siamo in grado di combattere questi gruppi e respingere qualsiasi intervento militare nel paese”.
La Mena aggiunge che il ministro ha smentito di aver detto ai media italiani di aver bisogno di un ruolo dell’Italia nella guida delle operazioni internazionali.
Molti i dubbi sullo sviluppo degli avvenimenti che hanno visto protagonisti i quattro nostri connazionali in Libia sul presunto scontro a fuoco tra milizie e jihadisti a sud di Sabrata.