Il giorno 25 febbraio 2016 si è riunito il CSD, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per l’esame delle situazioni di crisi in Medio Oriente e nel Mediterraneo. La legge istitutiva del CSD, la 624/1950, attribuisce allo stesso, infatti, l’esame dei problemi generali, politici e tecnici attinenti alla Difesa Nazionale e la determinazione dei criteri e delle direttive per l’organizzazione ed il coordinamento delle attività che comunque la riguardano. Successivamente la legge 25/1997 ha ampliato le competenze del CSD attribuendogli l’esame di decisioni in materia di sicurezza nazionale.
La riunione si è resa indispensabile di fronte alla nuova minaccia del terrorismo islamico e ai rischi derivanti dall’instabilità dei Paesi vicini.
Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Dott. Matteo Renzi; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Paolo Gentiloni; il Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano; il Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan; il Ministro dello Sviluppo Economico, Dott.ssa Federica Guidi; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano.
Di seguito il comunicato diramato dal Ministero della Difesa:
Il Consiglio ha fatto il punto di situazione sui teatri di crisi con particolare riferimento ai recenti sviluppi del conflitto in Siria e Iraq. Sono stati esaminati i contributi che le nostre Forze Armate garantiscono alle operazioni in corso in Iraq e gli ulteriori rinforzi che potranno essere forniti a supporto dell’addestramento delle forze della coalizione e delle attività di assistenza e di recupero del personale disperso, in piena coerenza con i principi cui si ispira da sempre la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali.
È stata altresì attentamente valutata la situazione in Libia, con riferimento sia al travagliato percorso di formazione del Governo di Accordo Nazionale sia alle predisposizioni per una eventuale missione militare di supporto su richiesta delle autorità libiche.
In tale quadro, è stato considerato l’impatto sugli scenari di crisi e sulla sicurezza energetica italiana ed europea dell’andamento dei mercati degli idrocarburi.
Il Consiglio ha anche analizzato l’andamento dei flussi migratori nell’area balcanica.
In merito al processo di riforma delle Forze Armate in attuazione del Libro Bianco della Difesa, il Consiglio ha messo in evidenza l’importanza del progetto e della sua rapida realizzazione per la sicurezza del Paese, anche in rapporto alla possibile evoluzione dei conflitti in Medio Oriente e Nord Africa, ha espresso piena condivisione delle proposte presentate dal Ministro della Difesa ed ha manifestato il suo apprezzamento per la qualità dell’attività fin qui svolta.
Al riguardo, il Consiglio ha ribadito la necessità di imprimere il massimo impulso al processo legislativo attraverso il quale dovranno trovare attuazione concreta i provvedimenti esecutivi di riorganizzazione e razionalizzazione individuati.