Il grande evento è ormai prossimo, in città fervono i preparativi e chiunque conserva un cappello alpino lo ha tirato fuori dal cassetto e lo indossa con orgoglio .andando a passeggio per la città o, semplicemente, se ha un’attività lavorativa in proprio, lo indossa come biglietto di presentazione al pubblico.
L’evento è veramente straordinario per una città che mostra ancora le ferite del terremoto del 6 aprile 2009. Il “Centro Storico”, rimasto per tanti anni, deserto, privo delle attività commerciali e del passeggio, “struscio”, si è rianimato e la popolazione ha ritrovato il piacere di fare una passeggiata per corso Federico II e Corso Vittorio sicura di trovare tante persone che lo popolano. Tutto questo fa bene al morale, la città è tornata a vivere. Una città senza un “centro” come luogo di ritrovo e di incontro è una città senz’anima. Così era L’Aquila, un aggregato di case dove la vita si svolgeva nei vari Centri Commerciali, unici luoghi di ritrovo sociale.
Le bandiere italiane ornano le strade ed i balconi. L’orgoglio nazionale torna a farsi sentire.
Dobbiamo, pertanto, dire grazie a chi ha voluto ed organizzato la manifestazione.
Tra i tanti eventi organizzati segnaliamo la mostra storico documentale alla biblioteca provinciale dell’Aquila, in località Bazzano, in atto dal 24 ottobre 2014, che ha cambiato look e si è ampliata per l’occasione con il contributo di “cimeli” storici, pezzi unici, del Museo della Motorizzazione Militare ed una sezione dedicata agli alpini.