LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ONLINE PRECOMPILATA
Quest’anno é previsto l’invio per via telematica della dichiarazione dei redditi (Mod. 730) precompilata nelle parti già note all’AGENZIA DELLE ENTRATE. Dichiarazione che potrà essere completata e/o corretta/integrata con i dati non noti all’ente elaboratore del documento, come, ad esempio, le spese mediche, detrazioni fiscali per ristrutturazioni, assicurazione sulla vita, ecc. ecc,.
Per poter essere al passo coi tempi è necessario, pertanto, che ogni contribuente si “munisca” di linea telefonica, di un abbonamento per navigate in internet, di un personal computer, nonché di un doppio PIN:
– uno, per navigare in area INPS,
– l’altro, per navigare in area FISCO.
Con il primo (INPS) si potrà avere la Certificazione Unica, il cedolino della pensione e verificare mensilmente la propria pensione e le relative ritenute fiscali. Con il secondo si potrà avere il Mod. 730 (precompilato) ed ogni altra comunicazione da parte dell’AGENZIA delle ENTRATE.
Tuttavia, premesso che non tutti i contribuenti sono in possesso di un personal computer e visto il non facile compito affidato a ciascun cittadino non sempre in grado di annaspare con PIN e P.C. per definire le proprie pratiche, risulta che oltre 10 milioni di cittadini saranno costretti a farsi assistere da un Caf per la compilazione e trasmissione del mod. 730.
Di rilievo, il fatto nuovo é quello della attribuita responsabilità totale agli stessi Caf degli eventuali errori, delle relative sanzioni e interessi, cosa che ha costretto gli stessi ad adeguare il massimale della propria polizza assicurativa provocando di conseguenza l’aumento dei costi fissi.
Costi che inevitabilmente si ripercuoteranno sugli utenti/contribuenti.
In conclusione, l’elaborazione del precompilato che, sino all’anno scorso era gratuito, sarà ora a pagamento e costituirà un nuovo onere per il contribuente,almeno sino a quando non imparerà ad operare in proprio.
E’ evidente che il legislatore, nella pur meritoria ricerca di beneficare il cittadino/contribuente, finisce spesso per aggravarne la situazione con oneri aggiuntivi, non detraibili, di cui si potrebbe farne a meno.
Vincenzo Ruggieri