Forte del successo della prima tappa a Lanciano, la mostra itinerante “Oltre Caravaggio” fa una sosta a Sulmona, prima di
proseguire per L’Aquila.
Una mostra di pittura seicentesca “In Abruzzo, tra Roma e Napoli” come anticipa il titolo, curata da Lucia Arbace, Soprintendente per i Beni Storici dell’Abruzzo, che vede esposti al pubblico, per la prima volta, i capolavori di due prestigiose collezioni d’arte, la Cappelli e la Dragonetti de Torres, un tempo esibite nelle gallerie e nei saloni degli omonimi sontuosi palazzi aquilani. Su un totale di 44 tele, soltanto alcuni dipinti della raccolta Cappelli erano visibili fino al sisma del 2009 nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, e non sono stati risparmiati dal terremoto del 2009, ma sono stati attentamente restaurati, come le due tele di Giacinto Brandi,ora incardinate alla Mostra. Possono essere ammirate anche alcune novità assolute, come il “San Pietro Martire”, del quale si sta discutendo una possibile attribuzione a Guercino, e il “Cristo benedicente, importante inedito di Massimo Stanzione. Non manca l’ omaggio a Mattia Preti.
Tratto da “Vedere in Abruzzo”-Giornale dell’Arte