La MFO, una missione poco conosciuta, compie trent’anni
Il golfo di Aqaba, situato nel mar Rosso, delimitato dalla penisola del Sinai a Ovest e la penisola araba ad Est, noto anche come golfo di Eilat, riveste un’ importante funzione strategica e commerciale perché ben tre paesi, Egitto, Israele e Giordania, si dividono la territorialità della costa.
Il golfo di Aqaba misura 24 km nel punto di massima larghezza e si estende per 160 km, dagli stretti di Tiran fino al limite settentrionale del golfo. dove Israele, Egitto e Giordania hanno un’importante città: Taba in Egitto, Eilat in Israele e Aqaba in Giordania. Queste tre città sono porti commerciali di importanza strategica per le rispettive nazioni di appartenenza, e sono anche popolari destinazioni per turisti che apprezzano il clima caldo della regione.
La Multinational Force an Observer (MFO), organizzazione Internazionale Indipendente opera per il mantenimento della pace tra la Repubblica Araba d’Egitto e lo Stato d’Israele, sancita dal Trattato di Pace del 1979. In tale contesto la missione dell’MFO è, sostanzialmente, quella di “osservare”, “verificare” e “riportare“.
L’Italia partecipa alla missione sin dal 1982, anno di insediamento dell’MFO in Sinai, con un contingente composto interamente da personale della Marina Militare, prima con le navi della classe Agave, e adesso con i pattugliatori costieri della classe Esploratore, sviluppati e prodotti dalla cantieristica nazionale proprio per portare a termine il compito primario di osservare, verificare e riportare ogni attività navale, aerea e terrestre in prossimita’ dello stretto di Tiran, unico accesso al Golfo di Aqaba.
Sono quasi 4600 le ore di pattugliamento navale condotte nelle acque del Mar Rosso dal personale del Contingente militare italiano impiegato nella MFO nel corso del 2012.