L’Aquila. Le celebrazioni del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”, sono iniziate con la celebrazione della Santa messa da parte del Vescovo metropolita Mons. Giuseppe Molinari nella Basilica di Collemaggio alla presenza delle Autorità Civili e militari della città. Al termine, trasferimento presso il monumento ai caduti della Villa Comunale dove, dopo la cerimonia dell’alza bandiera, è seguita la cerimonia della deposizione di una corona di alloro al monumento e la lettura dei messaggi del Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, da parte del comandante del Comando Militare Esercito “Abruzzo” Col. Rino De Vito e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte del Prefetto della città di L’Aquila Dott.ssa Giovanna Maria Rita Iurato.
La cerimonia si è conclusa con la lettura della preghiera per la Patria.
Il Col. De Vito, che ha assunto il comando il 31 ottobre, prima della lettura del messaggio, si è presentato alla cittadinanza, ha salutato i presenti e ricordato i militari che hanno sacrificato la loro vita nelle missioni all’estero e, in particolare, l’ultimo caduto il caporale Tiziano Pierotti.
Per la dott.ssa Iurato la giornata è coincisa con il suo ultimo giorno di servizio nella città di L’Aquila.
Messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate:
“Nella ricorrenza del 4 novembre, ricordiamo il 94° anniversario della vittoria nel primo conflitto mondiale e, con essa, celebriamo l’Unità d’Italia e le sue Forze Armate.
Questa mattina, all’Altare della Patria, renderò omaggio al Sacello del Milite Ignoto e rivolgerò il mio commosso pensiero a tutti coloro che sono caduti per la libertà e la prosperità del nostro Paese.
Assistiamo in questi anni al succedersi di eventi di portata storica ed a straordinarie trasformazioni in ogni settore della vita umana che investono drammaticamente gli assetti istituzionali, economici e sociali a livello locale e globale.
Il prepotente e subitaneo affacciarsi sugli scenari del pianeta delle esigenze e delle capacità competitive di immense moltitudini di uomini e donne, finora rimaste latenti ed inespresse nel sottosviluppo, ci impone di affrontare e di vincere nuove, ardue sfide nel campo dell’economia, della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale e internazionale.
Dobbiamo farlo insieme, Paesi e cittadini, perchè, di fronte alla crescente interdipendenza e alla complessità e comunanza dei problemi del XXI secolo, nessun singolo Stato è in condizioni di intervenire utilmente da solo.
In tale prospettiva, le grandi organizzazioni internazionali – le Nazioni Unite, l’Unione Europea, l’Alleanza Atlantica – costituiscono i soli possibili strumenti istituzionali di intervento efficace e coeso degli Stati e vanno perciò costantemente migliorate, potenziate e valorizzate. Nel loro ambito, lo strumento militare assume un ruolo nuovo e cruciale.
In un quadro di più limitate risorse finanziarie, condizione fondamentale per rendere politicamente e tecnicamente efficaci le Forze Armate nelle missioni internazionali e per garantire ad esse capacità di eccellenza è la progressiva integrazione con gli strumenti militari degli altri Paesi membri, in una struttura organizzativa e operativa comune.
Esprimo pertanto il mio plauso e il mio incoraggiamento agli sforzi che il governo sta conducendo in questa direzione e auspico una rapida conclusione dell’iter parlamentare della legge delega per la realizzazione dell’importante progetto messo a punto per la razionalizzazione strutturale delle Forze Armate.
In questa giornata, rivolgo il mio riconoscente apprezzamento e quello di tutti gli italiani a coloro che, in questo stesso momento, danno già concretezza sul campo a questi propositi, agli oltre seimila militari impegnati nei diversi teatri di crisi, dall’Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali e contribuire alla ricostituzione delle istituzioni locali e all’assistenza delle popolazioni.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”.
Roma, 4 novembre 2012
Messaggio del Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in occasione del 4 novembre 2012 – giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate:
Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri, Personale Civile della Difesa,
il 4 novembre del 1918, con l’Armistizio di Villa Giusti, si concludeva il primo conflitto mondiale. Nel volgere di pochi mesi, a partire da quella che è ricordata come la Battaglia del Solstizio, aveva preso slancio la controffensiva italiana che il 24 ottobre riuscirà a sfondare il fronte austriaco a Vittorio Veneto ed a condurre l’Italia alla vittoria finale.
Non fu una vittoria indolore. Ma i lutti e i segni profondi lasciati da 41 mesi di interminabili combattimenti cementarono la coesione degli Italiani, accrescendone lo spirito di solidarietà e l’amor di Patria.
Sentimenti nati durante le Guerre d’Indipendenza, che si rinnovarono e radicarono definitivamente nella coscienza nazionale e che oggi, più che mai, devono ancora rappresentare il punto di riferimento per una società chiamata a nuove decisive sfide, che vedono l’Italia, insieme ad altre Nazioni europee, alle prese con un periodo di instabilità finanziaria molto consistente.
In tempi di crisi tutti sono chiamati a fare la propria parte. Anche in questo contesto le Forze Armate vogliono fornire il proprio contributo. Esse vogliono essere prima di tutto un riferimento etico e quindi organizzativo, capace di valorizzare le risorse che il Paese è capace di rendere disponibili.
Questo è il senso della profonda revisione dello Strumento Militare, già in atto. Uno Strumento finanziariamente sostenibile ed operativamente efficiente, saldamente integrato nei sistemi dell’alleanza atlantica e dell’Unione europea, che consenta al nostro Paese di continuare a ricoprire un ruolo attivo, credibile e responsabile sulla scena internazionale.
Le Forze Armate sono oggi impiegate all’estero soprattutto sotto l’egida delle Nazioni Unite per promuovere una maggiore sicurezza e stabilità internazionale, in favore dei più deboli, ispirate dal rispetto per la dignità della persona umana, dei suoi diritti, della sua religione. Sono passati 30 anni dalla prima missione di stabilizzazione in Libano.
Da allora, anno dopo anno, missione dopo missione, le Forze Armate hanno espresso capacità operative di primissimo livello, come testimoniano i ripetuti inviti rivolti all’Italia da parte della Comunità Internazionale a contribuire alle operazioni fuori dai confini nazionali, perché è lì che inizia il progetto di sicurezza del nostro Paese, richieste sempre accompagnate dall’unanime apprezzamento per la professionalità dimostrata nelle operazioni dai nostri militari.
Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri, Personale Civile della Difesa,
nel “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate” rivolgiamo, il nostro pensiero riconoscente a tutti i militari che, in guerra e in pace, sono caduti in difesa della sicurezza del nostro Paese. Ultimo, in ordine di tempo, il Caporal Maggiore Tiziano Chierotti, che è caduto in Afghanistan il 25 ottobre scorso. A tutti i familiari dei nostri caduti, la Difesa oggi rinnova i sentimenti di cordoglio e vicinanza. Il ricordo del sacrificio di tutti i Caduti accresca il vostro orgoglio di vestire l’uniforme.
L’Italia intera vi apprezza per il quotidiano impegno posto al servizio delle Istituzioni, del Paese e della nostra gente.
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia!