Comunicato stampa
ATRI. Sabato 14 dicembre 2024, alle 17, negli ampi spazi delle Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva di Atri, si inaugurerà la mostra Antologica di Gigino Falconi Bellezza creativa, curata da Giuseppe Bacci e realizzata dall’Amministrazione Comunale di Atri, inserendola nel più ampio progetto Casoli Pinta, in collaborazione con il Centro Staurós di Controguerra, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Città di Teramo, dei Comuni di Atri e Giulianova e della Lega del Filo d’Oro. Nelle Scuderie fino al 9 marzo 2025 saranno esposte una settantina di opere, alcune create appositamente per l’occasione, della produzione artistica dell’artista abruzzese.
L’Antologica Bellezza creativa è approdata ad Atri dopo aver avuto il varo alla Camera dei Deputati nel Complesso Valdina di Piazza Campo Marzio a Roma e riproposta dalla Città di Teramo ospitandola nella sede de L’Arca, Laboratorio per le arti contemporanee, scandita in più percorsi temporali che delineano l’intero itinerario artistico iniziato nei primi anni Cinquanta del pittore Gigino Falconi, comprendente opere che lo hanno reso protagonista della pittura figurativa. È un itinerario artistico-introspettivo siglato dalla ricerca di quel realismo magico, che ha la capacità di affascinare e di sedurre il visitatore.
Ad accogliere il pubblico è la sala dell’adesione al religioso del pittore abruzzese che fin dagli anni Novanta, partendo dalle luci delle forme, approda allo stupore del sacro. La mostra si inserisce a tutti gli effetti nell’ambito del grande Giubileo 2025 Pellegrini nella speranza, indetto da Papa Francesco e selezionata nel suo significativo richiamo al colloquio auspicato dal Concilio Vaticano II tra Chiesa contemporanea e mondo dell’arte. Nelle opere esposte, attraverso la scelta allestitiva delle sale, si possono vedere con chiarezza i temi e i cicli che nel corso dei decenni hanno caratterizzato il percorso artistico dell’artista: dalla surrealtà del presente allo straniamento, negli anni Settanta; dalla poetica del mistero alla sospensione e attesa, negli anni Ottanta; creazione di un intenso ciclo di pitture di carattere sacro, negli anni Novanta; produzione di opere di compartecipazione, dalla lucentezza della natura alle ossessioni dell’universo femminile, negli anni Duemila; dall’oblio della condizione umana alla luce dei riscattati e al fascino del paesaggio, negli anni Dieci del nuovo Millennio, fino ad arrivare ai nostri giorni con opere realizzate appositamente per questa mostra antologica. I dipinti esposti evocano per analogia un dialogo ininterrotto tra classicità e modernità. La visita alla mostra, quindi, non si riduce allo sguardo emozionale di opere accattivate dalla critica: si espande in uno sguardo che va oltre, poiché nel contesto espositivo il Maestro Gigino Falconi ha assunto il compito di indicare la bellezza universale con la sua pittura, raffinata e colta.
La mostra ha una duplice funzione: attraverso essa l’Amministrazione comunale di Atri intende arricchire il calendario delle manifestazioni natalizie, richiamando i turisti anche attraverso la cultura; oltre far conoscere l’opera del Maestro; parallelamente si offre a essere propedeutica a un altro importante evento, Gigino Falconi Regalo di Natale. Asta di beneficenza per i bambini della Lega del Filo d’Oro, tanto desiderato dal Maestro, che si terrà il 28 dicembre prossimo al Kursaal di Giulianova, con l’intento di migliorare la qualità della vita delle persone con gravi disabilità. All’asta saranno battuti quindici acquerelli, due disegni e tre quadri ad olio, di cui due di grande dimensione del Maestro Gigino Falconi. Il ricavato sarà devoluto alla Lega del Filo d’Oro per la sua mission che è quella di assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
Il Sindaco Piergiorgio Ferretti e l’assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione hanno affermato: “Siamo molto felici di ospitare la mostra del Maestro Falconi nella nostra città, sia per il suo indiscutibile valore artistico che per le finalità benefiche che connotano questo progetto. L’allestimento rientra nel progetto Casoli Pinta che contribuisce a rendere sempre più attrattivo, grazie all’arte, la frazione di Casoli di Atri. Siamo certi che i tanti visitatori apprezzeranno questo allestimento che si sposa perfettamente con gli straordinari spazi delle Scuderie di Palazzo Ducale”.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 9 marzo 2025 e seguirà questi orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 12,30, il sabato e la domenica anche nel pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30, chiuso il lunedì.
Biografia
Gigino Falconi nasce a Giulianova (Teramo) e inizia a dipingere a sedici anni, frequentando contemporaneamente l’Istituto Tecnico per ragionieri, dove si diploma nel 1952. Nel 1954 ottiene la maturità presso il Liceo Artistico di Pescara. L’anno successivo, vincitore di concorso per la Cattedra di Disegno, assume l’incarico della docenza in una scuola media di Giulianova, attività che abbandona definitivamente nel 1975, per dedicarsi interamente alla pittura. Alla sua prima mostra personale tenuta alla Galleria Il Polittico di Teramo nel 1961, ne sono seguite numerosissime sia in Italia che all’estero, presso accreditate gallerie e prestigiose sedi pubbliche. Le sue opere sono conservate in autorevoli collezioni museali pubbliche e private. Il suo metodo di lavoro si è sviluppato per cicli pittorici, così distribuiti nel corso degli anni:
1954-1956: esordisce con un universo figurativo legato ai temi della propria terra, coniugato ai canoni della coeva poetica informale.
1957-1962: esegue una serie di paesaggi che risentono di una personalissima rivisitazione del barocco.
1963-1965: realizza Documenti, primo importante ciclo di opere, di grande dimensione, eseguite a tecnica mista, composizioni di pittura e grafica testuale. Negli stessi anni l’artista porta avanti una ricerca sulla surrealtà dello spazio costellato da fantasmi, spesso con elementi suggeriti da letture di Edgar Allan Poe.
1966-1968: I Mostri. Viene aiutato in questa analisi da uno studio accurato che va dal Rinascimento al Barocco con particolare attenzione a Piero della Francesca, Caravaggio, Rembrandt e Ribera.
1969-1975: elabora una serie di lavori incentrati sulla surrealtà del presente e della cronaca fotografica, con una figurazione più circostanziata ed evidenza di straniamento.
1976-1979: recupera pienamente la pittura per immagini, con soggetti ispirati all’angoscia dell’esistenza. Di particolare risalto sono due gruppi di quadri suggeriti dal Fascismo e dalla vicenda dei coniugi americani Julius ed Ethel Rosenberg.
1980-1985: lavora intensamente a opere incentrate sulla poetica del mistero degli spazi interni e sulle suggestioni spaesanti degli specchi. È evidente il riferimento ad ambientazioni di gusto Art Nouveau, sempre collocate in un clima di silente sospensione e di attesa.
1986-1988: realizza Alcyone, un importante ciclo di dipinti sulla vita e le opere di Gabriele D’Annunzio, eseguite in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del Poeta.
1989-1994: dipinge una serie di “nudi” e “concerti silenziosi”, ambientati in paesaggi lacustri.
1995-1999: sviluppa in questi anni un intenso ciclo di pitture di carattere sacro. Il primo dipinto Annunciazione è del 1995. Lo realizza per il VII centenario della Santa Casa di Loreto nel cui museo l’opera viene poi esposta. Successivamente, per la chiesa di Sant’Andrea di Pescara lavora per due anni a un trittico di grandi dimensioni (cm 270 x 660), commissionatogli dagli Oblati di Maria Immacolata in occasione della santificazione del loro fondatore Sant’Eugenio de Mazenod.
2000-2002: realizza il ciclo Le Ossessioni, interamente dedicato al mistero dell’universo femminile.
2002-2005: dipinge il ciclo Il mito della Fenice.
2006-2009: si interessa sempre più alla natura e, attratto dal suo misterioso fascino e dalla sua mistica luce, dipinge un gruppo di quadri rappresentanti paesaggi lacustri e marini.
2011-2012: realizza il ciclo Ragazze per sempre ambientato nell’atmosfera romantica parigina di fine Ottocento, dipingendo un ciclo pittorico sull’“amore mercenario” come tante scene di un’unica grande pièce esistenziale, una commedia tutta al femminile. Mostra tale ciclo nella Galerie Besharat di Barbizon Parigi e, successivamente, assieme ad un cospicuo nucleo di opere, allestisce la “suite Falconi”.
2013-2014: nell’ambito e a conclusione dei festeggiamenti del suo genetliaco e sessantesimo di attività pittorica, principiato nel marzo 2013 negli Stati Uniti ad Atlanta con una mostra personale, l’Abruzzo gli rende omaggio, il 23 maggio 2014, nella sala appositamente predisposta del Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna” di Pescara, inaugurando lo spazio a lui dedicato, esito della mostra Antologica Una Vita per la pittura, a cura di Giuseppe Bacci. Esposizione scandita in sette percorsi temporali decennali e mirabilmente presentata da Vittorio Sgarbi e Giuseppe Bacci, in un’affollatissima conferenza inaugurale.
Nel maggio 2014, nella sede del Museo Archeologico di Teramo, sono stati esposti, insieme ad altre opere della passata produzione artistica, due dipinti inediti, di grandi dimensioni, del nuovo ciclo L’Amore: le sue immagini, le sue parole. Da dicembre 2014 a febbraio 2015 la città di Padova ha ospitato, in uno dei suoi monumenti più importanti, il cinquecentesco Palazzo della Gran Guardia, la mostra Antologica Una Vita per la pittura. Nel luglio 2015 è presente in Cina, in un’esposizione, con tredici opere e, successivamente, a Londra.
Nel giugno 2016 nel complesso paleocristiano di Cimitile (Napoli), nell’ambito del Premio Cimitile, allestisce la mostra personale Infinita divina misericordia. Nel settembre 2016 espone nello stabilimento Lisciani Group di Sant’Atto (Teramo) il ciclo Abbracci (volta ottagonale) che verrà riesposto a L’Aquila nel Palazzetto dei Nobili.
Nel settembre 2017 viene invitato alla 7a Biennale internazionale d’Arte contemporanea di Pechino (Cina). Nel gennaio 2018, nella sede del Museo Vittoria Colonna di Pescara, espone la mostra antologica Spaesamenti metafisici a cura di Giuseppe Bacci.
Nel marzo 2018 la Galleria d’Arte Cinquantasei a Bologna allestisce una mostra omaggio. Nel settembre 2018 espone il ciclo Le stagioni al Museo dello Splendore di Giulianova (Teramo) a cura di Marialuisa De Santis. Nello stesso Museo nel luglio 2019 allestisce la personale Per Giulianova.
Nel febbraio 2020 allestisce a Roma alla 6° Senso Art Gallery, la personale Melanconia dell’immagine che sarà trasferita successivamente alla Besharat Gallery & Museum di Barbizon (Parigi), dove torna anche nel marzo 2023 e alla Galleria Trifoglio Arte di Chieti.
Nel 2022 alla Galleria RespirArt di Giulianova e nel giugno 2023 a Pescara, nello Spazio officina s.l.m.00, propone, una sintetica e rigorosa antologica Documento di un sogno.
Nel gennaio 2024 la Camera dei deputati ha ospitato nelle Sale del Cenacolo e della Sacrestia del Complesso di Vicolo Valdina in Piazza in Campo Marzio a Roma la mostra personale Bellezza creativa a cura di Stefano Peretti e Giuseppe Bacci, alla presenza del Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana; riesposta successivamente a Teramo, nel marzo 2024, nella sede de L’ARCA Laboratorio per le arti contemporanee a cura di Giuseppe Bacci e Lino Befacchia.
Ha ricevuto il riconoscimento della Regione Abruzzo con la medaglia alla carriera e il Delfino d’oro della Città di Pescara.
“GIGINO FALCONI – ANTOLOGICA BELLEZZA CREATIVA”
LUOGO: Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva, Piazza Duchi d’Acquaviva, 191 ATRI.
PERIODO: 14 dicembre 2024 – 9 marzo 2025. Apertura: da Martedì a Domenica dalle ore 10.00-12.30, il Sabato e la Domenica anche il pomeriggio dalle ore 16.30 alle 18.30. Chiuso il Lunedì.
ORGANIZZAZIONE: Amministrazione Comunale di Atri in collaborazione con il Centro Staurós di Controguerra, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Città di Teramo, del Comune di Atri e Giulianova e della Lega del Filo d’Oro.
CURATORE: Giuseppe Bacci
PER INFORMAZIONI: 085 879 1200 – 339.8895499 E-MAIL: centrostauros@gmail.com