Un viaggio nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino: tra storia, natura e paesaggi mozzafiato

21 Novembre 2024
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di Michele Oriunno

Correva l’anno 1989 quando Rocca di Mezzo (AQ) fu designata come sede amministrativa per l’istituzione di un’area naturale protetta: il Parco Naturale Regionale “Sirente-Velino”. Questo parco rappresenta un gioiello di biodiversità e paesaggi unici nel cuore dell’Abruzzo.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questa area protetta è la presenza di un piccolo lago meteoritico, situato a circa 13 chilometri dal borgo di Secinaro. Numerosi studi condotti sul cratere che lo ospita hanno avanzato l’ipotesi che esso sia stato formato dall’impatto di un meteorite, con un diametro stimato di circa 10 metri, precipitato sulla Terra circa 1.500 anni fa. L’impatto avrebbe dato origine a questa depressione dalla forma quasi circolare, rendendo il luogo una rarità geologica di grande interesse.
Il Parco comprende, tra le sue vette più importanti, i massicci del Monte Velino (2.487 metri sul livello del mare) e del Monte Sirente (2.349 m s.l.m.), quest’ultimo caratterizzato da suggestive formazioni dolomitiche che dominano l’altopiano circostante. Ma non solo: l’area protetta racchiude altri luoghi di straordinaria bellezza, come le Gole di Aielli-Celano, note anche come il “Grand Canyon dell’Appennino Centrale”.
Le gole di Aielli-Celano: un capolavoro della natura
Questo spettacolare canyon, dove le pareti rocciose si avvicinano in alcuni tratti fino a due metri di distanza, è il risultato dell’erosione millenaria del corso dell’acqua. Oggi è una meta amata da escursionisti e avventurieri. Con casco protettivo e previa registrazione sul sito del Parco, i visitatori possono esplorare la “forra”, partendo dalle Foci e dirigendosi verso la Val d’Arano o la Fonte degli Innamorati. In alternativa, è possibile percorrere l’itinerario inverso, partendo dal centro ippico situato nei pressi del Rifugio Val d’Arano.
Il Monte Etra: un balcone sulla Piana del Fucino
Tra le vette meno conosciute, ma non per questo meno affascinanti, troviamo il Monte Etra. Con i suoi 1.818 metri di altitudine, questa cima segna il confine occidentale del massiccio del Sirente, offrendo una vista spettacolare sulla Piana del Fucino. Nonostante la sua altitudine sia inferiore rispetto al Monte Tino (o Serra di Celano), il Monte Etra si distingue per i panorami suggestivi che regala, dominando i borghi di Aielli e le gole sottostanti.
Partendo dal centro ippico e seguendo una strada sterrata, è possibile raggiungere la Bocchetta Prato del Popolo, una sella panoramica dotata di due panchine in legno. Da qui, un sentiero segnalato conduce alla cresta dei monti Savina ed Etra. Lungo il percorso, i tratti più esposti offrono una visione d’insieme su boschi, altopiani e selle, mentre un sentiero alternativo scende dolcemente verso la Val d’Arano, sovrastando le gole.
Un anfiteatro naturale popolato dai rapaci
A coronare questo paesaggio straordinario, un vero e proprio anfiteatro naturale, vi è la presenza di numerosi rapaci che sorvolano il cielo. Tra le specie più iconiche troviamo l’Avvoltoio Grifone e l’Aquila Reale, che con il loro volo maestoso contribuiscono a rendere ancora più unico il panorama.

Il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino è un autentico tesoro, capace di offrire esperienze indimenticabili a chiunque desideri immergersi nella natura incontaminata e nella storia geologica di questa parte d’Abruzzo.

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