Enrico Cavalli
L’8 ottobre 2023, in pieno centro storico dell’Aquila, un pregnante evento di Cultura Sportivo-Calcistica.
A promuoverlo, il “Fronte Aquilano”, libera associazione di tifosi, appunto, per la valorizzazione storica dello sport-calcio cittadino assieme ad altri Tifosi Rossoblù, e, massimamente, alla Famiglia Calvi-Moscardi nella persona del Dottor Guglielmo, discendente di uno dei fondatori dell’”A.S. L’AQUILA l”8 ottobre 1931”, il Prof. (di Oculistica) Paolo Moscardi ed al cui “studio professionale”, all’edificio, avito della Famiglia succitata, in via Sassa nn.4-6, a “Pie’ di Piazza”, si costituì, quella che per tutti è L’Aquila Calcio!
Per l’iniziativa, determinante, l’assistenza dello “Studio Architettura Giuseppe Cimmino”, che ha curato sapientemente le questioni tecnico-burocratiche col Condominio privato, “Piè di Piazza”, specialmente degli Uffici competenti di Prefettura, Soprintendenza, Comune per l’ottenimento di tutti i permessi ed autorizzazioni che la normativa di settore richiede in questi casi specifici, acciocché sia “veramente” rispettato l’”onomastica ed arredo urbano”.
E’ stato restituito alla Città “dello Sport” e “della Cultura”, un luogo di Verità e Storia, inconfutabile e dimostrata, da sempre, tramite pubblicazioni di documenti ufficiali, dal “sottoscritto” anche con Dante Capaldi “decano”, ex “Supporters’ Trust Laquilame’” e “Fronte Aquilano” e che nel profilo “facebook” esibisce attestazioni di nascita l’”8 ottobre 1931 dell’A.S. L’AQUILA”; una Verità, confermata ai “Frontisti” a far data più di un anno fa, ulteriormente, dal Dottor Calvi-Moscardi, che, all’uopo, ha svolto ricerche sulla proprie “carte di Famiglia”, con estrema “prudenza” e “cautela”, indagini, davvero, meticolose che sicuramente proseguiranno ed a cui, se si vorrà, daremo il nostro persuaso e gratuito apporto, non prima dell’ossequio alla loro riservatezza… , perciò, al sito in oggetto c’è stata la scopertura della Targa commemorativa, della nascita “l’8 ottobre 1931 dell’A.S.L’AQUILA“, proprio, sotto allo “studio” di Moscardi che fu Tesoriere del club rossoblù, doverosamente, allora, ecco gli altri soci fondatori: Presidenti, l’avvocato Adelchi Serena (Podestà della Grande Aquila), Vice presidente, il fiorentino e medico Giulio Natali (ex presidente del GUF., Aquila…), Segretario generale, l’ingegnere Giulio Mangarini (un progettista dello stadio “XXVIII Ottobre”), Direttore sportivo, il capitano Nino Cercato (che farà arrivare grandi calciatori in loco tramite la leva militare), Fiduciario legale, l’avvocato Giovanni Centi Colella (successore di Serena alla podestatura e presidenza rossoblù), Medico sociale, il bolognese dottore Matteo Rusconi (portiere in campo e che scelse i colori rossoblù in analogia alla sua terra felsinea!), uno stuolo di Dirigenti: l’ingegnere Mario Bafile (ispettore CONI e gerente futuro del CTG.,), il capitano Benito Gulmanelli, per finire ai Soci professionisti, imprenditori, docenti, impiegati ecc., Serafino Ferri, Martocchia, Peretti, Federico Farda, Domenico Farroni, Pietro Gasbarri, e, perfino l’avvocato Erminio Sipari (fautore del Parco Nazionale d’Abruzzo nel 1923) … .
Si impone, una sinossi di Storia sportiva municipale in ordine alle sigle agonistiche e che nella modernità, vede sodalizi di discipline individuali e di squadra di varia estrazione sociale, financo religiosa: “Tirassegno Nazionale” del 1862-’63, “Club Alpino Italiano” del 1874, “Società Sportiva Amiternum”, “Podistica Audax” , “Società Podistica Aquila” protagoniste alle “Olimpiadi Aquilane” del 1903; “Virides Liceo Classico”, “ Militare Società Folgore”, “Società Sportiva Aquila” del 1908, antesignana polisportiva caratterizzata, per lo Statuto del 1909, dalle aperture alle donne e al calcio.
Nel 1915, tra sisma marsicano del 13 gennaio ed ingresso nella Grande Guerra il 24 maggio, ecco l’“Aquila Foot-ball Club” che gioca a Piazza d’Armi (indisponibili i campi di San Basilio e Collemaggio) il 25 aprile, ma, il “footteballa” municipale, sussulta nella “Polisportiva ‘La Folgore’ Aquila” ubicata all’angolo di Piazza Santa Maria di Collemaggio nel 1919, squadra del “18’Reggimento d’Artiglieria”, undici rionali, tipo, la “Falco”, l’“Aquila Football Club” effimera debuttante all’informale Campionato Abruzzese a Castellammare Adriatico nell’agosto 1923, la “Società Sportiva Fascista Folgore” e “Football Club Aquila” in rossoblù “a scacchi” nel 1926.
In difficoltà di recepire la “Carta federale” di Viareggio del 2 agosto 1926, Aquila, per la FIGC., non ha compagini calcistiche iscritte o almeno partecipanti a tornei in Abruzzo nel periodo 1926-1929; solo si sa il 27 giugno 1927, della biancoazzurra “Società Sportiva ‘Città dell’Aquila’” che riappare nel marzo 1929, per l’Ente Sportivo Provinciale, finché è il “Sotto Gruppo Universitario Fascista” ad affiliare una squadra cittadina in III Divisione della FIGC nel 1930-’31, e, comparendo, formazioni scolastiche e dei “Liberi”; i Guffisti, non rispecchiano, però, le ambizioni del Grande Comune, sicché, nasce l’interclassista e rossoblù “A.S. L’AQUILA, l’8 ottobre 1931”: primo sodalizio del capoluogo abruzzese affiliato ed in via continuativa partecipante ai campionati federali, che giocherà nello Stadio Comunale, cioè, il “XXVIII Ottobre”, anticipando, le agguerrite consorelle della regione, l’ascesa B nel 1934.
Fino alla svolta epocale del 1931, siamo ad estemporanee anche cromaticamente e senza ragione giuridica, compagini sportivo-calcistiche aquilane.
In nome dell’appartenenza ad una comunità che vede l’aggregazione sportiva come espressione sociale e culturale, il ritorno del calcio del capoluogo d’Abruzzo nei campionati nazionali, non può prescindere dal rispetto di una Verità Storica, quale la fondazione dell’A.S. L’Aquila l’8 ottobre 1931.