di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta
Dal 2001, con la proposta e lo sprone delle associazioni degli ex-prigionieri di guerra anglo-americani, è nata una iniziativa storico-culturale per ripercorrere i sentieri di fuga dai campi di concentramento verso la libertà e far risaltare la generosità e la dedizione mostrate durante la seconda guerra mondiale dalla gente abruzzese. Una riflessione sull’idea di Libertà, come essenza della persona umana. Un sentiero di montagna, come quello che, nel 1943-1944, attraversava la linea Gustav, muro di separazione tra il Nord e il Sud d’Italia.
La Marcia Internazionale Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail/Freiheitsweg/Chemin de la Liberté intende rievocare il passato e proporre la riflessione sui valori di Libertà, Solidarietà, Pace, espressa dalle parole del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, nel discorso per la prima edizione: «Oggi un gruppo si accinge a ripercorrere quegli aspri sentieri, i sentieri della libertà. Anch’io fui uno di loro, lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, nelle loro case qui a Sulmona. […] Vedo qui oggi tanti giovani, che sono partecipi, con tutta la passione dei loro anni, di questa straordinaria manifestazione… E a voi giovani ripeto l’invito che rivolgeva a tutti gli uomini il vostro grande poeta Ovidio: guardate in alto, rivolgete sempre gli occhi alle stelle; abbiate ideali, credete in essi e operate per la loro realizzazione. Questo è ciò che la mia generazione e la generazione dei vostri nonni vi trasmette, vi affida come messaggio che sono sicuro saprete onorare ed affermare sempre di più.»
Da quella prima edizione, 17 maggio 2001, alla quale presero parte anche centinaia di ex-prigionieri veterani che, come Ciampi, avevano affrontato la traversata nel periodo della guerra, l’Associazione Culturale “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail” programma e realizza ogni anno la manifestazione che dura tre giorni in tre tappe (Sulmona-Campo di Giove-Taranta Peligna-Casoli). Era il sentiero che da Sulmona giungeva a Casoli, valicando la Majella, percorso da migliaia di prigionieri e di giovani italiani che si dirigevano verso il Sud per combattere a fianco dell’esercito alleato. Oggi, giovani e persone mature, provenienti da varie città italiane ed estere, scelgono di ripercorrere quei sentieri per ricordare un passato di terrore e di coraggio, di barbarie e di solidarietà e vivere un’esperienza in armonia con la natura, con gli altri, con se stessi
Dopo l’8 settembre 1943, oltre diecimila prigionieri di guerra nei campi di concentramento di Sulmona, Chieti, Avezzano e L’Aquila, si dettero alla fuga sulle montagne d’Abruzzo, in particolare sul Morrone e sulla Majella. Ma con l’arrivo dei tedeschi, molti furono ricatturati. A Sulmona, fu organizzata dalla gente, semplice e povera, l’assistenza alle centinaia di ex-prigionieri, nascosti nelle case o nelle cantine. Numerose le testimonianze scritte, lasciate dai protagonisti: Libertà sulla Maiella di Uys Krige, Non aver paura di John Furman, Spaghetti e filo spinato di John E. Fox, Fuga da Sulmona di Donald Jones, La guerra in casa 1943-1944. La resistenza umanitaria dall’Abruzzo al Vaticano di William Simpson, Linea di fuga di Sam Derry, Oltre i muri di Jack Goody, Un pranzo di erbe di John Verney e tante altre. Sono pagine toccanti e straordinarie, riportate nel libro “Terra di Libertà” a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, che evidenziano la solidarietà dimostrata dalla gente abruzzese, definita dagli storici “Resistenza Umanitaria”, con il rischio del carcere e della fucilazione. E furono moltissime le persone incarcerate per aver dato un po’ di pane ai prigionieri fuggiaschi. Qualcuno, come i fratelli D’Eliseo di Roccacasale o il pastore Michele Del Greco di Anversa, furono fucilati.
La prossima edizione, la 18ᵅ, avrà luogo nei giorni 27-28-29 aprile 2018 (venerdì-sabato-domenica).
Per informazioni e partecipazione: www.ilsentierodellaliberta.it
e.mail: Info@ilsentierodellaliberta.it
Facebook: Associazione Culturale “il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”