Roma, 4 maggio 2017.
Da quando venne costituito, il 4 maggio 1861, l’Esercito ha contribuito a comporre la trama della vita del nostro Paese, della nostra storia. Costituisce un tassello prezioso di quello strumento militare moderno, efficiente, equilibrato nelle sue componenti, delineato nel “Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa”.
È quanto ha detto il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nell’intervento pronunciato in occasione del 156° anniversario della costituzione dell’Esercito, durante il quale ha ricordato il grande lavoro svolto dagli uomini e dalle donne della Forza armata in occasione del terremoto e dell’emergenza maltempo che ha colpito soprattutto il centro Italia.
“Se oggi abbiamo motivo per festeggiare questo 156° anniversario di vita della vostra prestigiosa Istituzione, è per l’altissimo grado di consenso che siete riusciti a conquistarvi da parte degli italiani, per il grande rispetto che vi siete guadagnati in ambito internazionale, per le dimostrazioni di riconoscenza e di considerazione ricevute dalle popolazioni locali delle aree di crisi in cui siete stati chiamati ad operare” ha detto il Ministro rivolgendosi ai reparti schierati nell’ippodromo militare di Tor di Quinto.
Soffermandosi sulle missioni internazionali, la titolare del Dicastero ha ricordato che “il Governo ha confermato per il 2017 il già cospicuo impegno delle Forze armate, che attualmente vede 6.900 impiegati in 31 missioni in 20 Paesi”.
Numeri ai quali si aggiungono 2.900 unità per incrementare il contingente già destinato alle esigenze di prevenzione e contrasto alla criminalità e al terrorismo in occasione del G7 che si terrà a Taormina il prossimo 26 maggio.
“Cardini di questo nostro impegno – ha aggiunto – rimangono il contrasto al terrorismo internazionale, che continua a rappresentare la minaccia più grave per la sicurezza internazionale; la stabilizzazione dell’area mediterranea, soprattutto per quanto riguarda lo scenario libico; la condivisione degli impegni con gli alleati nell’Unione Europea, per l’ineludibile esigenza di dare un più vigoroso impulso politico al rafforzamento della sicurezza e della difesa comune; gli impegni nazionali nella NATO, anche in considerazione della riconosciuta rilevanza dell’Italia in ambito alleato, che ha trovato ulteriori e unanimi riconoscimenti con la costituzione dell’hub NATO per il sud, basato a Napoli”.
Al termine della cerimonia – alla quale hanno preso parte il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale C.A. Danilo Errico, autorità militari, civili e religiose – il Presidente Mattarella ha consegnato la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Bandiera dell’Esercito per l’impegno in soccorso delle popolazioni delle aree devastate dal terremoto, la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito al Sergente Gabriele Pizzichetti, la Croce d’argento al merito dell’Esercito al Capitato Tommaso Di Prima, la Croce di Bronzo al merito dell’Esercito al Capitano Vincenzo Martella, Encomio solenne al Caporale Magg. Sc. C Luciano Coralluzzo e Encomio solenne al Caporale Magg. Sc. Simone Orrù.
La cerimonia – alla quale hanno assistito anche diverse scolaresche provenienti dalle zone terremotate dei comuni di Acquasanta Terme, Amatrice, Cittareale, Gualdo, Norcia – è proseguita con una rievocazione storica e la simbolica consegna dello stendardo dell’Italia alle unità di Cavalleria.
Il carosello di lance e la tradizionale carica del gruppo squadroni “Lancieri di Montebello” (8°) di Roma ha concluso la manifestazione prima degli onori finali al Presidente della Repubblica.
m.r.e.f.