È il primo – e ad oggi l’unico – intervento in Abruzzo presente nel portale Art bonus su proposta di istituti MIBACT. Ed è un segnale importante per richiamare l’attenzione di mecenati ed investitori privati sulla futura valorizzazione culturale e turistica di un sito archeologico straordinario e unico nel suo genere: la Necropoli vestina di Fossa. Un complesso funerario di circa 500 tombe, tra semplici sepolture in terra e monumenti sepolcrali, risalenti ad un periodo compreso tra il IX secolo a. C. e il I d. C., tra le quali spiccano i grandi tumuli (di diametro che varia tra gli 8 ed i 15 metri) delimitati da circoli di pietre, caratterizzati da enigmatici allineamenti di menhir.
“La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e cratere ha attivato da oltre un anno diverse iniziative volte alla promozione e alla fruizione della necropoli, come le aperture straordinarie e le aperture estive con visite guidate in collaborazione con il Comune – afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini – e ha ora deciso di investire nuove energie e rinnovato impegno per il restauro e la valorizzazione della necropoli e dell’intero sistema delle preesistenze archeologiche di Fossa, luogo dell’antica città romana di Aveja.”.
Il portale Art Bonus (www.artbonus.gov.it) raccoglie ad oggi circa 770 proposte di intervento per il restauro di beni culturali pubblici, di cui solo 85 su iniziativa MiBACT. Tra di esse è ora presente – unica proposta per l’Abruzzo – anche la Necropoli di Fossa, con una scheda che descrive non solo le origini, la storia e lo stato di conservazione del sito, ma anche il programma di interventi di riqualificazione necessari per la valorizzazione e la migliore fruizione. Un messaggio rivolto a mecenati e investitori privati interessati a sostenere il recupero del patrimonio culturale locale nella prospettiva futura di un rilancio economico, sociale e turistico dell’intero comprensorio. I fondi erogati potranno usufruire degli ampi benefici fiscali previsti dalla legge “Art Bonus” (credito d’imposta pari al 65%).
Il progetto comprende una prima fase di interventi di restauro ambientale e valorizzazione (per un importo di 750.000 euro) attraverso il ripristino del rapporto tra le evidenze monumentali della necropoli, l’ambiente e il paesaggio, con l’obiettivo di aiutare il visitatore a percepire l’aspetto originario del luogo. Seguirà una seconda fase di interventi – da attivare d’intesa con l’Amministrazione comunale – per la riqualificazione dello stabile incompiuto di proprietà comunale contiguo all’area archeologica, con l’obiettivo di dotare il sito di servizi e spazi idonei per la gestione, l’accoglienza e la promozione (http://artbonus.gov.it/117-28-necropoli-di-fossa-(aq).html).
L’Aquila, 3 marzo 2017