Danilo Rosone
Seconda sconfitta consecutiva e campionato che assume sempre più i contorni di un’agonia.
Questo in estrema sintesi il verdetto della Domenica vissuta dall’Aquila, battuta a domicilio da una Vigor Senigallia assetata di punti salvezza e che era a secco di successi dal lontano 15 Febbraio (1-2 a Sora).
Ad un primo tempo di ottima fattura, in cui gli uomini di De Feudis hanno avuto comunque il demerito di farsi ribaltare dopo essere passati in vantaggio al pronti-via, ha fatto da contraltare una ripresa giocata senza cattiveria agonistica da parte di Del Pinto e soci, incapaci di abbozzare una qualsivoglia reazione nell’arco di oltre quarantacinque minuti di gioco.
Atteggiamento che fa il paio con quello andato in scena sette giorni fa a Castelfidardo, dove – dopo il 2-1 siglato dai locali – la compagine rossoblù è uscita letteralmente dal campo, subendo anche il terzo gol nel finale di gara.
Nessuna scusa, dunque, per un sodalizio che fino a due mesi fa era in lotta con la Sambenedettese per il primato e che oggi si ritrova addirittura al quarto posto con ben sedici punti di ritardo dalla vetta e nove dal secondo posto (occupato meritatamente da un Teramo da applausi).
D’altronde, con un ruolino di marcia che parla di appena un successo conseguito (5-1 ai danni dell’Avezzano) nelle ultime otto giornate non si poteva sperare diversamente: alla società e allo staff tecnico il compito di fermare questa emorragia per evitare di trasformare il finale di stagione in uno stillicidio.
La cronaca. Mister De Feudis – che deve fare a meno dello squalificato Misuraca – vara il solito 4-3-3, mandando Alessandretti in tribuna e bomber Banegas in panca: la difesa è guidata da Scognamiglio e da capitan Brunetti, a centrocampo Barberini ha la licenza di dettare i tempi, mentre il tridente offensivo è composto da Giampaolo, Persano e il redivivo Sereni.
Il tecnico ospite Antonioli – orfano di Rotondo e Tomba – risponde con un modulo speculare: Magi Galluzzi è il leader della retroguardia, Gonzalez rappresenta il faro della mediana, mentre il mobile Gabbianelli costituisce il raccordo con il reparto avanzato, in cui l’unica punta Pesaresi è supportata ai lati da Kone e Ferrara.
Pochi giri di lancette e L’Aquila la sblocca: al 4′ Sereni riceve la palla da Persano, poi dalla sinistra converge al centro e lascia partire un bolide che si insacca sul palo opposto. Grande giocata per l’ex Carpi che già due minuti prima si era reso protagonista di un colpo di testa terminato sul fondo.
Tuttavia al 22′ – alla prima azione del match – la Vigor la pareggia: Carnevale riceve la sfera sulla sinistra, mette in mezzo e – sfruttando il velo di Pesaresi – imbecca Gabbianelli che col mancino trafigge Michielin sul palo più lontano.
L’Aquila non ci sta e al 27′ ci prova da fuori con Persano, ma l’occasione viene disinnescata da Campani.
Al 29′ tripla palla-gol per la compagine abruzzese.
Parte tutto da una discesa di Di Santo sulla sinistra, con palla che giunge in area per Sereni: la sua conclusione trova la respinta di Campani, poi sulla ribattuta si avventa Del Pinto (senza fortuna), e infine Persano coglie il palo esterno sull’ultimo tentativo rossoblù.
Al 36′ L’Aquila è ancora pericolosa con un tiro dalla distanza di Giampaolo che viene deviato da Campani.
Ma la più classica delle leggi del calcio (“gol mangiati, gol subito”) si abbatte sui locali: Carnevale raccoglie la sfera dal limite e con un fendente da fuori area fulmina Michielin, portando in vantaggio la Vigor Senigallia.
Nella ripresa ti aspetti un’Aquila ferita ma arrembante, a caccia del pareggio e, magari, del nuovo vantaggio.
Tuttavia, ad eccezione di un gol annullato al 9′ per fuorigioco dopo una torre di Scognamiglio che ha permesso a Persano di insaccare la sfera, non perverranno più pericoli dalle parti di Campani fino al triplice fischio.
La Vigor si limiterà infatti semplicemente a controllare il prezioso vantaggio, portando a casa un successo di vitale importanza in chiave salvezza.
L’AQUILA – VIGOR SENIGALLIA 1-2 (1-2)
MARCATORI: 4′ pt Sereni (AQ), 22′ pt Gabbianelli (VS), 42′ pt Carnevale (VS).
L’AQUILA (4-3-3): Michielin; Gueli, Scognamiglio, Brunetti, Di Santo; Del Pinto, Barberini, Zuccherato; Sereni, Persano, Giampaolo. All: De Feudis. A disp: Negro, Savor, Tropea, Mantini, Aversa, Maglione, Banegas, Belloni, Russo.
VIGOR SENIGALLIA (4-3-3): Campani; Furini, Fernandez, Magi Galluzzi, Pjetri; Gabbianelli, Gonzalez, Carnevale; Kone, Pesaresi, Ferrara. All: Antonioli. A disp: Roberto, Mancini, Subissati, Beu, Gasparroni, De Angelis, D’Errico, Alonzi, Tenkorang.
ARBITRO: Senesi di Cagliari.
ASSISTENTI: Spagnolo di Lecce e Lovecchio di Brindisi.