Gen. C.A. Salvatore CARRARA
Articolo tratto del giornale TRADIZIONE MILITARE, organo mensile degli Ufficiali delle Forze Armate Provenienti dal Servizio Permanente (A.N.U.P.S.A.) Anno LVIII – n. 4 aprile 2025. Editoriale
Ѐ ritornato in auge il solito, ricorrente e mai affrontato con determinazione problema della difesa europea.
A tal proposito vorrei richiamare alla mente i tentativi fatti in passato e dei quali sono stato uno dei protagonisti.
Le soluzioni adottate in passato e che ho vissuto direttamente sono principalmente tre, oltre la creazione e impiego in Bosnia della Brigata Franco Tedesca. EUROFOR, forza di pace, della quale sono stato Capo di Stato Maggiore.
Il mio Stato Maggiore era costituito da 25 ufficiali francesi, 25 spagnoli, 25 italiani e 25 portoghesi. Il comandante è il capo di SM erano a rotazione fra i quattro paesi. Ad esso erano assegnate delle forze dei quattro paesi che si addestravano assieme e, all’emergenza, venivano precettati e lo sono state, oltre una grande esercitazione in Francia, anche con l’impiego in Albania nell’ambito dell’operazione in Kosovo. EUROFOR poteva operare anche nell’ambito della NATO.
Altra mia esperienza è stata quella di Vice Comandante dell’EUROCORPO in Kosovo, dove operavano forze provenienti da tutto il mondo (compresa la Russia, gli USA, Francia, Belgio, Italia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Olanda…..
Altra mia esperienza è stata quella di rappresentante italiano nella costituzione della Brigata Multinazionale del sud est Europa (Albania, Bulgaria, Grecia, Macedonia del Nord, Romania e Turchia) ancora esistente.
Purtroppo le altre strutture, nonostante l’esperienza positiva, sono state sciolte e non se ne capisce il motivo.
Speriamo che si possa trarre spunto anche da queste esperienze per organizzare un Comando multinazionale composto da quadri europei a rotazione, con delle forze assegnate dai vari paesi che effettuano delle esercitazioni congiunte e da precettare con immediatezza in caso di emergenza