BUIO PESTO PER L’AQUILA: IL NOTARESCO VINCE 1-0 AL “SAVINI”.

23 Febbraio 2025
By

di Danilo Rosone

Il testa-coda tra ultima della classe e seconda in graduatoria si risolve con una sorpresa.
In terra aprutina, infatti, sono i padroni di casa del Notaresco ad avere la meglio dell’Aquila, che rimedia la sua quarta sconfitta stagionale, restando per la terza domenica di fila a digiuno di vittorie e abbandonando la piazza d’onore in favore di Chieti e Teramo, divenute oggi le più immediate inseguitrici della capolista Sambenedettese (uscita sconfitta dal campo dell’Avezzano) con sette lunghezze di ritardo.
Più che meritata l’affermazione degli uomini di Silva, capaci dapprima di sbloccare la contesa ad inizio ripresa con una magistrale punizione di Arrigoni e successivamente di soffrire nell’ultimo segmento di gara, quando i cambi apportati dal tecnico aquilano De Feudis (quello di Giampaolo in primis) hanno infuso un pizzico di brio in più ad una squadra apparsa fino all’80’ assolutamente abulica ed inconcludente.
Un risveglio, tuttavia, troppo tardivo e che non ha comunque scalfito la maggiore voglia di vincere rispetto agli avversari da parte di Infantino e soci, i quali per la prima volta in questo 2025 riescono finalmente ad abbandonare l’ultimo posto in classifica ai danni della Fermana.

La cronaca. Mister Silva vara il 3-5-2: capitan Formiconi guida la retroguardia, l’esperto Arrigoni è il faro del centrocampo, mentre in avanti Kapnidis rappresenta la “spalla” dell’ex di turno Saveriano Infantino.
De Feudis risponde, preferendo il 3-4-3 rispetto al canonico 4-3-3: Scognamiglio si posiziona al centro della difesa, Barberini e Maglione sono i riferimenti della mediana, mentre il tridente offensivo è composto da Banegas, Belloni e Misuraca, con quest’ultimo pronto a dare un mano a centrocampo in fase di non possesso.
Dopo qualche minuto di studio, al 9′ arriva la prima occasione del match ad appannaggio dei locali, che con Infantino vanno vicini al vantaggio, ma il suo fendente dalla sinistra viene disinnescato da Michielin.
Corrono tre giri di lancette ed Arrigoni mette ancora in difficoltà Michielin direttamente dalla bandierina.
Al 17′ L’Aquila prova finalmente a scuotersi, ma il colpo di testa di Belloni – pescato da un corner di Banegas – finisce largo.
Al 25′ si rivede il Notaresco: ottima sponda di testa di Kapnidis per il compagno di reparto Infantino, che però ciabatta la conclusione da ottima posizione.
Fino al duplice fischio non accadrà praticamente più nulla, con le due squadre che si affidano solo ad improduttivi lanci lunghi senza costruire azioni degne di nota.
È la quiete prima della tempesta, poiché al 3′ della ripresa si sblocca il punteggio: il Notaresco guadagna un calcio piazzato dai venti metri, che lo specialista Arrigoni realizza con un destro chirurgico che si infila alla destra di Michielin.
Per vedere un abbozzo di reazione da parte dell’Aquila bisogna attendere addirittura il 26′, quando Banegas prova a restituire “pan per focaccia” agli avversari con una punizione dai 25 metri, ma la mira del “Pocho” non è quella dei suoi tempi migliori.
A questo punto, De Feudis intuisce che è il momento di smuovere le acque ed inserisce Persano e Giampaolo per rivitalizzare un attacco a dir poco evanescente.
E infatti, dopo una pericolosa sortita offensiva del Notaresco che sfiora il raddoppio con Sall, sul ribaltamento di fronte è proprio Persano a ritrovarsi a tu per tu con l’estremo locale Cervellera, ma il suo tiro morbido incontra il provvidenziale salvataggio sulla linea di Pulsoni.
Al 42′ i Teramani provano a sfruttare gli spazi lasciati dalla squadra del Capoluogo – protesa in avanti alla ricerca del pari – e mancano di un nulla il colpo del K.O. con Infantino, il quale conclude una fantastica sgroppata sulla destra con un rasoterra respinto in corner da Michielin.
Fase accesa della gara: un giro di lancette e L’Aquila sfiora il pari con Giampaolo, che imbeccato da un cross dalla destra prova la zampata vincente, ma trova il palo alla sinistra di Cervellera a dirgli di no.
A sessanta secondi dal termine sono vibranti (e probabilmente legittime) le proteste degli ospiti per un rigore non concesso a seguito di una plateale spinta su Giampaolo (il migliore in campo dei suoi), che viene tuttavia ignorata dal direttore di gara.
È l’ultima emozione di un match, che decreta la definitiva resurrezione del Notaresco (dieci punti conquistati nelle ultime quattro gare) e la discesa a picco di un’Aquila che ora rischia seriamente di entrare nell’anonimato fino al termine della stagione.

NOTARESCO – L’AQUILA 1 – 0 (0 – 0)

MARCATORI: 3′ st Arrigoni.

NOTARESCO (3-5-2): Cervellera; Formiconi, Ferri, Quacquarelli; Pulsoni, Belli, Arrigoni, Sall, Ciutti; Infantino, Kapnidis. All: Silva. A disp: Loliva, Felici, Osei, Pellacani, Granicelli, Forcini, Di Cairano, Intinacelli, Di Sabatino.

L’AQUILA (3-4-3): Michielin; Alessandretti, Scognamiglio, Brunetti; Gueli, Maglione, Barberini, Di Santo; Banegas, Belloni, Misuraca. All: De Feudis. A disp: Negro, Pasqua, Savor, Zuccherato, Del Pinto, Aversa, Giampaolo, Persano, Russo.

ARBITRO: Kurti di Mestre.

ASSISTENTI: Colucci di Padova e Polo Grillo di Pordenone.

Tags: , ,

Comments are closed.

Dieci anni

Archivio