DOPPIO SQUILLO NELLA RIPRESA E L’AQUILA MANDA AL TAPPETO IL TERMOLI: AL “GRAN SASSO D’ITALIA” FINISCE 2-0.
di Danilo Rosone
Dopo il deludente pareggio di Civitanova Marche, L’Aquila è chiamata a cogliere il primo successo del 2025 davanti al pubblico amico per non perdere ulteriore contatto dalla vetta, distante ben nove lunghezze ed occupata saldamente dalla “schiacciasassi” Sambenedettese.
L’avversario della seconda giornata di ritorno è il Termoli di Mosconi, che a seguito dell’avvicendamento societario avvenuto a Dicembre tra l’ex patron Montaquila e la neo-cordata guidata da Nicola Cesare sembra aver ritrovato la giuste dose di serenità.
Ne è una fulgida testimonianza la vittoria centrata sette giorni fa nello scontro diretto casalingo al cospetto del Notaresco.
Sfida, tuttavia, che ha lasciato qualche strascico a livello di indisponibili per la trasferta in terra abruzzese: oltre al lungodegente Sicignano, infatti, sono costretti a dare forfait lo squalificato Oliverio e gli infortunati Magnani e Keita (ex di turno).
Mister Mosconi opta dunque per un accorto 3-5-2 (pronto a trasformarsi in un 5-3-2 in fase di non possesso) con capitan Hutsol a guidare la retroguardia, gli ex-Rossoblù, Colarelli e Ricci, a dettare i tempi in mediana, e la coppia Zammarchi-Galdo pronta a pungere in avanti.
Anche il tecnico De Feudis deve fare i conti con diverse defezioni: fuori Mantini e Zuccherato per infortunio, e Barberini per squalifica.
Lo schieramento – il canonico 4-3-3 – resta tuttavia il medesimo delle ultime uscite: il collaudato tandem composto da Brunetti e Alessandretti opera in difesa, Del Pinto è il perno del centrocampo coadiuvato da Maglione e Misuraca (quest’ultimo tornato al suo ruolo naturale dopo aver agito spesso nel tridente avanzato), mentre il rientrante Banegas ha la licenza di offendere assieme all’ex-Carpi Sereni e alla prima punta Belloni.
Primo tempo soporifero con il canovaccio della partita ben definito: i padroni di casa detengono il pallino del gioco seppur in maniera sterile, mentre gli ospiti difendono con ordine agendo principalmente di rimessa.
E in effetti le azioni degne di nota si palesano col contagocce, con il solito Banegas (grazie ad un tiro dalla distanza) unico giocatore rossoblù in grado di impensierire parzialmente il portiere avversario Palombo; di contro, i Molisani si rendono pericolosi in contropiede soprattutto con Traini, ma i suoi tentativi si concludono con un nulla di fatto.
Nel finale di tempo un brivido corre lungo la schiena del pubblico di fede aquilana: Alessandretti pasticcia nelle retrovie, ne approfitta Zammarchi che si invola e serve la sfera in area per l’accorrente Traini, anticipato all’ultimo da un provvidenziale intervento di capitan Brunetti.
La ripresa si apre con una variazione tattica apportata da De Feudis: Misuraca viene spostato in cabina di regia, mentre Del Pinto va a fare la mezzala.
Il risultato è un approccio di frazione più convincente da parte di Belloni e soci: dapprima Sereni spara alto sopra la traversa in risposta al pericoloso tiro di Ricci deviato da Michielin, poi Banegas prova a suonare la carica con un fendente dal limite che si spegne di pochissimo a lato.
Sono le prove tecniche del gol che giunge inesorabile al 16′: Gueli semina scompiglio sulla fascia destra e crossa in maniera impeccabile per la testa dell’accorrente Sereni, che incorna sul palo più lontano fulminando Palombo e trovando così il suo primo acuto con la casacca rossoblù.
Per mandare in ghiaccio il match, De Feudis decide di inserire Scognamiglio in luogo di Misuraca, passando così ad uno schieramento a tre in difesa.
Il Termoli sembra incapace di reagire e subisce un’altra iniziativa da parte dei locali, che vanno vicini al raddoppio con una girata dal limite di Belloni.
Raddoppio che tuttavia non tarda ad arrivare: al 41′ Giampaolo, subentrato poco prima proprio all’autore del vantaggio Sereni, chiude infatti i giochi con una magistrale punizione che lascia di sasso l’estremo ospite Palombo.
Finisce così, con il Termoli che malgrado la sconfitta può ritenersi comunque soddisfatto di un primo tempo disputato ampiamente sopra le righe al cospetto di un avversario di caratura superiore, e con L’Aquila che – pur non brillando particolarmente – ottiene un successo vitale che le permette di consolidare il secondo posto e di mantenere invariato il distacco dalla capolista Sambenedettese, anche oggi vittoriosa (con un roboante 6-2!) sul campo della Recanatese.
L’AQUILA – TERMOLI 2 – 0 (0 – 0)
MARCATORI: 16’st Sereni, 41’st Giampaolo.
L’AQUILA (4-3-3): Michielin; Gueli, Brunetti, Alessandretti, Di Santo; Maglione, Del Pinto, Misuraca; Banegas, Belloni, Sereni. All: De Feudis. A disp: Negro, Scognamiglio, Di Cesare, Tropea, Savor, Aversa, Giandonato, Giampaolo, Persano.
TERMOLI (3-5-2): Palombo; Hysaj, Hutsol, Mariani; Ferchichi, Ricci, Traini, Colarelli, Biaggi; Galdo, Zammarchi. All: Mosconi. A disp: Russo, Esposito, Giorgini, Ndao, Allegretti, Marrone, Arduini, Diakhate, Della Pietra.
ARBITRO: Hamza El Amil di Nichelino.
ASSISTENTI: Martino di Cassino e Camilli di Roma 1.