Il ruolo che le Associazioni continuano ad avere è fondamentale per la Difesa per costituire quell’humus nazionale in cui riconoscere i valori che noi incarniamo nel nostro lavoro e riconoscere le motivazioni per cui le Forze Armate continuano ad essere l’asse portante delle democrazie Così si rivolto alle Associazioni il Ministro della Difesa.
Il Vice Presidente nazionale in carica del “Conisiglio Permanente delle Associazioni d’Arma”, Generale di Corpo d’Armata Paolo Gerometta ha rivolto un saluto al sig. Ministro della Difesa formulando gli auguri per le festività natalizie e per il compito impegnativo di curare l’Interesse Nazionale sia quale esponente di primo piano del Governo sia nella Sua specifica funzione di Ministro della Difesa.
Signor Ministro,
sono molto onorato di poterLe rivolgere gli auguri per le prossime Festività a nome di tutto il Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma, costituito da 39 Sodalizi con circa un milione di iscritti complessivi, che ho oggi il privilegio di rappresentare.
Auguri che se mi è consentito desidero estendere a tutti i Vertici militari e civili del nostro Dicastero, agli Addetti militari esteri accreditati in Italia, a tutti i Presenti ed idealmente a tutti i nostri Militari impegnati in operazioni all’estero e sul territorio nazionale che con il loro spirito di servizio, il loro cuore e la loro professionalità danno costantemente lustro alla nostra Italia e rappresentano in modo autentico tutti gli italiani proprio attraverso i valori e la cultura che ci caratterizzano come popolo.
Desidero inoltre farmi portavoce dei saluti e degli auguri da parte del Gen. Mario Buscemi che ha guidato questo Consiglio per circa 14 anni e che da qualche giorno ha lasciato l’incarico per motivi personali ma che rimarrà sempre un punto di riferimento in termini di eredità morale ed esempio di vera militarità per tutti noi.
La molteplicità e l’urgenza dei temi che interessano il Governo in questo momento, inducono a considerazioni di largo respiro e fra queste quelle relative alla Difesa Nazionale assumono una particolare rilevanza connessa tra l’altro con la tragica presenza di un conflitto armato in Europa ed un altro altrettanto terribile nel Mediterraneo orientale. Oggi quindi diviene ben più impegnativo guardare alla Difesa in termini generali, poiché essi in buona parte risultano diversi rispetto a quelli che avevano caratterizzato il recente passato. Comprensibilmente, ciò impone di attribuire una minore priorità alle varie aspettative di carattere giuridico ed amministrativo che le Associazioni d’Arma hanno avuto modo di rappresentarLe. Da Soldati Veterani quali siamo, sappiamo ben comprendere tutto ciò e quindi faremo come sempre la nostra parte esprimendo un ancor più appassionato spirito di servizio per l’Italia e per le nostre Istituzioni, concorrendo anche a stimolare una maggiore presa di coscienza collettiva sulla necessità di disporre comunque di uno strumento militare in grado di far fronte a qualsiasi emergenza. Peraltro, resta tuttavia fermo l’auspicio che le nostre istanze – perlomeno quelle più vitali compresa la definitiva approvazione dell’iniziativa legislativa per il riconoscimento del 4 Novembre come “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”– possano iniziare a trovare soluzione col prossimo volgere del tempo. Noi comunque utilizzeremo questo tempo per procedere senza indugi ad un deciso rinnovamento del nostro settore puntando verso soluzioni che ci rendano sempre più efficaci ed efficienti – soprattutto nell’ambito sociale – salvaguardando nel contempo il nostro comune bagaglio valoriale e ideale. In tal senso, opereremo sia per rafforzare ancor più la coesione e la sinergia interna e sia per incentivare ulteriormente l’adesione anche dei cosiddetti “simpatizzanti” ovverosia di coloro che pur non avendo fatto servizio nelle nostre Istituzioni ne condividono i Valori e l’interesse per la Cultura della Difesa.
L’attuale società appartenente al tardo periodo postmoderno ovverosia alla cosiddetta “modernità liquida” è caratterizzata in particolare da un diffuso stato d’animo di sfiducia e confusione che porta spesso a scegliere “una vita senza verità, modelli e ideali”. In stretta sintesi, è una società afflitta da un serio “problema di rispetto delle regole” e quindi sempre più bisognevole di una decisa riassunzione – soprattutto a livello individuale – della cosiddetta “responsabilità morale” determinante per combattere il dominio degli egoismi individuali, del dilagante edonismo e l’ambiguità dell’utilitarismo. Per questo occorrono “esempi” e “modelli”, credibili ed autorevoli, attraverso i quali far circolare in modo più determinante e convincente la cultura del rispetto e della solidarietà, del senso di appartenenza e dell’identità nazionale nonché della consapevolezza dei propri doveri – e non solo dei diritti – proprio a suggellare la supremazia morale dell’interesse collettivo rispetto a quello del singolo.
In tal senso, le Associazioni d’Arma possono fornire un grande contributo ed ogni risorsa utilizzata per tali scopi può essere considerata un investimento a favore dell’intera collettività nazionale.
Con questi sentimenti, l’augurio che le rivolgiamo Signor Ministro è che Lei possa continuare a lungo a condurre – con la “vision”, le capacità e l’autorevolezza che La distinguono – l’impegnativo compito di curare l’Interesse Nazionale sia quale esponente di primo piano del Governo sia nella Sua specifica funzione di Ministro della Difesa.
Anche in questo momento così particolarmente complesso e terribile a causa dei conflitti in atto, noi rimaniamo fermamente ottimisti che il Bene ed il Buonsenso prevarranno…che tutti gli sforzi posti in essere porteranno al conseguimento di paci giuste prodromiche a divenire anche durature. Quindi il nostro augurio più sentito è che tutto questo finisca il prima possibile! E questo fiducioso ottimismo è altresì alimentato dal fatto che sappiamo di avere in Lei – Signor Ministro – una validissima “Guida”!
Grazie…un Sereno Natale ed un 2024 ricco di ogni bene e successo a Lei ed a tutti!