Il 10 febbraio, si celebra il “giorno del ricordo” in memoria degli eccidi perpetrati dalle bande partigiane comuniste di Tito dal 1943 al 1947 contro gli italiani istriani, fiumani e dalmati che furono costretti ad abbandonare le loro terre per una cieca violenza etnica. Molti furono buttati nelle Foibe.
Le Foibe sono delle profonde fratture carsiche, della regione del Friuli Venezia Giulia e dell’Istria, dove un numero ancora imprecisato di italiani e di oppositori ai comunisti iugoslavi ha trovato la morte dopo un volo di centinaia di metri e una lunga agonia tra atroci sofferenze.
Per ricordare quei massacri nel 2005 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi istituì Il Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio di ogni anno.
Le celebrazioni per quei massacri, per troppo tempo dimenticati, stanno finalmente diffondendosi in tutta Italia assumendo il giusto significato.
