Walter de Berardinis
Tra di loro: i tre fratelli Stacchiotti di Giulianova, il Sindaco emerito di Teramo, Carino Gambacorta e il giornalista italoamericano, Lino Manocchia
TERAMO – In occasione della Giornata della Memoria, nel Palazzo del Governo, a Teramo, il Prefetto Massimo Zanni ha consegnato le medaglie d’onore conferire con Decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini. Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari:
Cesare Cervellini, nato a Giulianova nel 1916, artigliere, catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e liberato il 9 settembre 1945. Walter Costantini, nato a Giulianova nel 1920, Sottotenente dell’Aeronautica, catturato dopo l’8 settembre 1943 e liberato dagli alleati nell’aprile 1945; era in un lager con il futuro Sindaco di Teramo Carino Gambacorta. Aldo De Berardinis, nato a Roseto degli Abruzzi nel 1922, artigliere, catturato in Grecia dopo l’8 settembre 1943 e liberato nel luglio 1945. Carino Gambacorta, Sottotenente di Fanteria, nato a Teramo nel 1912. Catturato dopo l’8 settembre e liberato nell’estate 1945 dopo due anni di prigionia in Polonia e in Germania. Futuro Sindaco di Teramo, futuro presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e futuro presidente del Mediocredito Regionale Abruzzese. Dal 1973 alla morte, avvenuta nel 1993, fu Vicepresidente nazionale dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra). Due volte Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1966 e 1972), Medaglia d’Argento per l’Opera svolta a favore della Scuola (1955) e Medaglia di Bronzo dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte (1958). Pasquale Manocchia (detto Lino), aviere, nativo di Giulianova nel 1921, catturato dopo l’8 settembre a Mostar nell’ex Jugoslavia e liberato il 30 agosto 1945. Noto giornalista italoamericano a New York, intervistò molti Presidenti americani e star di Hollywood; recentemente è uscito il libro postumo che racconta il suo internamento dal titolo “Frammenti di un Prigioniero” della Artemia Nova Editrice a cura del prof. Elso Simone Serpentini e Walter De Berardinis. Flaviano Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1916, catturato dopo l’8 settembre e liberato il 18 marzo 1946. (in totale furono quattro i fratelli Stacchiotti catturati nei Balcani e deportati in Germania – caso raro nel panorama italiano – solo Cesare Stacchiotti ritirò la medaglia molti anni fa). Luigi Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1914, catturato dopo l’8 settembre – disperso (forse fronte russo) il 15 maggio 1944; il corpo non è mai stato ritrovato. Pasquale Stacchiotti, fante, nato a Giulianova nel 1922, catturato dai tedeschi in Egeo, verrà liberato nel novembre 1944. Ernesto Zenobi, Carabiniere, nato a Canosa di Puglia nel 1908 da genitori di Giulianova, catturato in Albania dopo l’8 settembre, muore a Gorlitz il 15 novembre 1943; oggi è sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Varsavia. Mariano Antonetti, nato a Monterotondo (Roma) nel 1922 da genitori di Fano Adriano, catturato sul fronte greco dopo l’ 8 settembre 1943, verrà liberato nel luglio 1945. Angelo Pelizzi, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1924, catturato a Reggio Emilia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 17 aprile 1945. Matteo Pelizzi, Fante, nato a Fano Adriano nel 1920, catturato in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 5 luglio 1945. Nello Riccioni, fante, nato a Fano Adriano nel 1921, catturato in Grecia e liberato il 20 luglio 1945. Valentino Antonetti, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1917, catturato in Grecia e liberato il 31 agosto 1945.
L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis (tra l’altro delegato dalle famiglie Manocchia e Zenobi a rappresentarle in Prefettura a Teramo), il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia. Dopo la cerimonia in Prefettura, i familiari dei quattordici cittadini cui sono state conferite le medaglie si sono trasferiti presso la sede dell’Archivio di Stato di Teramo. Qui, il ricercatore storico De Berardinis e il direttore dell’Archivio di Stato, Ottavio di Stanislao, hanno tenuto una relazione sulle vicende dei quattordici commemorati, facendo inoltre omaggio ai famigliari degli stessi delle copie di documenti (fogli matricolari ecc) relativi al loro arruolamento e alle loro vicende. “Giornata memorabile per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria.