FINE DELLA MISSIONE ITALIANA IN AFGHANISTAN.

1 Luglio 2021
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Ammaina Bandiera in Afghanistan

Roma 30 giugno 2021. Il ministro della Difesa Italiana Lorenzo Guerini ha così commentato il rientro degli ultimi militari italiani dall’Afghanistan:

Nella serata di ieri si è conclusa ufficialmente la missione italiana in Afghanistan. Con il rientro dell’ultimo uomo del contingente italiano, è terminato in totale sicurezza un imponente sforzo logistico e operativo condotto con puntualità e sicurezza dalle nostre Forze Armate. Non termina però l’impegno della comunità internazionale, Italia in primis, per l’Afghanistan che continuerà in altre forme, a partire dal rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e al sostegno alle istituzioni repubblicane afghane“.

La missione, iniziata nell’agosto 2003 per l’Italia, dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York (2001) ha visto impegnati oltre 50mila militari italiani che si sono avvicendati negli anni, oltre allo sforzo economico sostenuto dall’Italia, dal punto di vista umano 53 militari italiani hanno perso la vita e 723 sono stati i feriti.

Ora che la missione è conclusa c’è da chiedersi se sono stati raggiunti gli obiettivo prefissati: portare la Pace e la Democrazia in un territorio fortemente contrastato da dinamiche politiche-economiche interne.

Le forze NATO sono state impegnate a supportare e addestrare le forze di polizia e convenzionali della difesa Afghane non trascurando l’aiuto economico verso le Istituzioni e la popolazione al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato di Diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e, soprattutto, di Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate, in grado di assumersi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del Paese e dei propri cittadini.

Sicuramente non è stato un intervento inutile, il regime dittatoriale Talebano che minacciava la pace e la sicurezza mondiale è stato detronizzato, almeno per il momento, e la lezione sarà salutare anche per il futuro, ma i conflitti in quella terra martoriata continueranno; la democrazia e la pace sono una conquista che richiede tempo, per la crescita civile della società non bastano 20 anni.

Continuare a supportare le istituzioni repubblicane ed il popolo afgano, nelle forme e nelle modalità che saranno definite sia in ambito NATO che in una possibile dimensione bilaterale” ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, evidenziando come l’obiettivo dell’impegno NATO nel post-missione sia quello di preservare al meglio quanto sino ad ora conseguito, continuando a contribuire allo sviluppo delle istituzione afgane di difesa e sicurezza affinché il Paese non diventi nuovamente un “paradiso sicuro” per il terrorismo.

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