ottobre 2020
di Danilo De Masi
L’Italia ‘è universalmente definito Beautiful Country, il “Bel Paese” … che l’Appenino divide tra versante Adriatico e Tirrenico (quella tra Nord, Centro e Sud, fu una suddivisione geopolitica ad uso militare, stabilita dai Piemontesi), circondato dal mare e dalle Alpi (1) . Dal punto di vista economico, si è andata consolidando l’espressione di Paese delle quattro “A”: Alimentare, Automazione industriale, Arredamento (legno e arredo), Abbigliamento (Moda-design ed accessori di lusso).
Dal punto di vista del “valore” assoluto, l’Italia ha conservato il secondo posto nell’Europa, dopo la Germania, come “Potenza manifatturiera” mentre il Regno Unito ha superato la Francia quanto a PIL 2019 nella classifica mondiale, al quinto posto dopo USA, Cina, Giappone e Germania. Tutti di un a spanna davanti a Canada e Russia, in attesa di essere travolti dall’India … in valore assoluto, ovviamente. Sì, perché se anche il PIL è forse l’unico valore noto a chi non legge la pagina economica dei giornali ma capisce che si tratta del “valore” della produzione di uno stato, raramente viene fornita la graduatoria dei Paesi quanto a PIL per abitante: in questa graduatoria, nel 2018, gli USA scendono al 9° posto, l’Italia al 27° sui 193 del FMI, davanti alla Korea del Sud ed alla Spagna.
Nei telegiornali, ma anche nelle trasmissioni di approfondimento o nei dibattiti, non sentirete mai quantificare il peso dei vari settori nell’economia italiana. Quanto “conta” la produzione di elettrodomestici ? “quanto basta”. Quanto sarebbe stato importante (a parte non tollerare gli imbrogli finanziari-bancari) mantenere Parmalat nell’ambito dell’industria italiana? molto più che tenere in vita Alitalia a spese di contribuenti che non hanno mai preso un volo, ma i “patti” tra una parte del Governo italiano e quello francese prevedevano la cessione di un pezzo dei settori alimentare, bancario, aeronautico ….ai Francesi.
Diversi anni addietro (abbastanza per non dispiacere la citazione al mio interlocutore) venni ricevuto dal “capo” per l’area Europa Centro e Mediterraneo di una multinazionale belga fondata nel 1891 che porta il nome del fondatore; a Milano, omonimo palazzo, busto del fondatore nell’atrio. Non ero solo ed Egli mi disse – infilando qualche espressione in latino – che non sarebbe stato più possibile costruire televisori in Italia, perché il settore era divenuto troppo “povero” per poter produrre utili e gli azionisti non erano favorevoli a mantenere tali produzioni nel CentroEuropa (scriverò sull’attrazione di investimenti esteri in Italia). Scendiamo da Nord a Sud. La battaglia per “salvare” una fabbrica di aspirapolvere in una zona dove non si produce la componentistica, è sproporzionata rispetto alla realizzazione di un grande porto turistico dove c’è da sempre un enorme “ormeggio” naturale con aeroporto a portata di taxi. Come a Corfù, per intenderci, dove il porto lo ha realizzato la FIAT una trentina di anni fa.
Alle quattro “A” dell’Industria italiana dovremmo poter aggiungere il Turismo ma, al di là della ressa di turisti in qualche zona di Roma e Firenze, l’intera Sicilia ha un fatturato da Turismo molto inferiore a Malta che ormai si è destagionalizzata grazie ai corsi di lingue abbinati a sport e mare. La gastronomia è in mano agli Italiani (divisi per operatori, ricette e vigilanza nelle tre aree di provenienza) il trasporto pubblico agli inglesi, su bus tedeschi. Il fatturato italiano da turismo, deriva per un terzo dalla Romagna con l’entroterra culturale di Bologna e dell’Emilia, fino a Parma. In conseguenza di ciò il Lambrusco è il vino italiano più diffuso all’estero. Se staccassimo Romagna e Vaticano, l’Italia del turismo sprofonderebbe.
Quanti docenti o banchi mancano (argomento in voga in questo autunno 2020) nelle scuole italiane ? Nessuno dice quanti ne abbiamo in proporzione agli studenti, nelle scuole italiane, rispetto a quelle dei 10 Paesi migliori. E quanti non-studenti abbiamo nella fascia di età di chi dovrebbe essere a scuola ? Numeri da terzo mondo, non omogenei per regione: non so se sia un “peggio” od un meno peggio. Segno comunque che, in un’Europa avviata ormai verso le “due o tre velocità”, avremo anche un’Italia a più velocità. Quanti dipendenti pubblici ci sono in Italia in proporzione agli abitanti ? impossibile saperlo perché molti “passano” dall’Amministrazione ministeriale a società “di comodo” istituite dai vari Governi della “Seconda Repubblica” (2). – la peggiore – per poter assumere o promuovere senza concorso. La circostanza è venuta alla ribalta quando un Tribunale ha bloccato numerose promozioni al grado di Dirigente per impiegati (dell’ex Amministrazione Fiscale) che non possedevano i titoli che sarebbero stati richiesti nella Pubblica Amministrazione dalla quale provenivano.
Quanti Parlamentari è “giusto” ci siano in Italia? quanti bastano, così pare. Carlo Alberto, istituendo il Parlamento – con lo Statuto del 4 marzo 1848 – mandò i suoi giuristi a Londra tre mesi per “studiare” il sistema parlamentare britannico: la Camera “della Gente comune”, in numero proporzionale agli abitanti (3). Così è stato in Italia da Carlo Alberto (che i Parlamentari non li retribuiva) ad oggi.
Mancano Magistrati ed Agenti/Carabinieri ? ne abbiamo – in rapporto alla popolazione – più che Inghilterra e Germania. Quanto a Forze di Polizia ne abbiamo addirittura il doppio che nel Regno Unito ed un 20 % in più della Germania che ha il 20 % in più degli abitanti.
Mancano invece … i detenuti: ne abbiamo, rispetto agli abitanti, meno di quanti ve ne siano nei Paesi “frugali”.
NOTE:
1 Il Bel Paese …ch’Appennino parte e’l mar circonda e l’Alpe scriveva il Petrarca su Il Canzoniere, CXLVI (ancora non includendovi la Sicilia); ci volle il Carducci – discorso del 7 gennaio 1897 – per includere l’Etna … scendendo dal Cenisio.
2 – la peggiore – per poter assumere o promuovere senza concorso. La circostanza è venuta alla ribalta quando un Tribunale ha bloccato numerose promozioni al grado di Dirigente per impiegati (dell’ex Amministrazione Fiscale) che non possedevano i titoli che sarebbero stati richiesti nella Pubblica Amministrazione dalla quale provenivano. Quanti Parlamentari è “giusto” ci siano in Italia? quanti bastano, così pare. Carlo Alberto, istituendo il Parlamento – con lo Statuto del 4 marzo 1848 – mandò i suoi giuristi a Londra tre mesi per “studiare” il sistema parlamentare britannico: la Camera “della Gente comune”, in numero proporzionale agli abitanti
3 . Così è stato in Italia da Carlo Alberto (che i Parlamentari non li retribuiva) ad oggi. Mancano Magistrati ed Agenti/Carabinieri ? ne abbiamo – in rapporto alla popolazione – più che Inghilterra e Germania. Quanto a Forze di Polizia ne abbiamo addirittura il doppio che nel Regno Unito ed un 20 % in più della Germania che ha il 20 % in più degli abitanti. Mancano invece … i detenuti: ne abbiamo, rispetto agli abitanti, meno di quanti ve ne siano nei Paesi “frugali”. Danilo De Masi Ottobre 2020 2 Seconda Repubblica: questa espressione credo faccia rabbrividire un Giurista ma, preso atto che viene unanimemente definita “terza” l’attuale Repubblica, chiamo “seconda” la precedente, perché ci si intenda . La numerazione di forme di repubblica od anche di regno ed impero, nel corso dei millenni, ha sempre indicato un cambio – almeno parziale – di “regole” o di sistema , di dinastia: nell’Italia del dopoguerra, ciò non è fortunatamente avvenuto. 3 Membri della Camera dei “comuni”: il numero degli scranni è inferiore ai Membri poiché quando la popolazione è aumentata, si è ritenuto più “sobrio” tenere in piedi un certo numero di Deputati piuttosto che modificare l’assetto dell’immobile.