Le Forze Armate italiane sono una risorsa su cui si può sempre contare per qualsiasi emergenza in ambito Internazionale e Nazionale, un patrimonio di capacità operativa, di cultura e valori su cui il Paese ha sempre contato ed al quale fa riferimento[1], ma i governanti sempre alle prese con le beghe partitiche poco si occupano di politica militare.
Compito prioritario delle FFAA è la Difesa dello Stato.
Tra i compiti secondari, ma non meno importanti, rientrano il Contributo alla gestione delle crisi internazionali, operazioni vedono quotidianamente impegnati 7.343 uomini, il Concorso alla salvaguardia delle libere Istituzioni, interventi in caso di pubbliche calamità ed altri casi di straordinaria necessità ed urgenza che vedono impegnati quotidianamente altri 7.000 uomini a supporto delle Forze di Polizia per la vigilanza di siti e obiettivi sensibili.
Per l’emergenza Coronavirus le nostre FFAA sono state chiamate ad operare dal primo giorno in stretta cooperazione con il Ministero degli esteri, Salute e con la Protezione Civile, per il rimpatrio degli italiani da Wuhan con i velivoli dell’Aeronautica Militare.
Al momento sono impegnati e coinvolti nelle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria circa 500 uomini delle Forze Armate, che operano in supporto alla popolazione in attuazione di un’ attività inter-dicasteriale di condivisione delle informazioni e collaborazione il cui obiettivo è dare una unica risposta efficace del sistema Paese.
Per l’emergenza Coronavirus è stato istituito un dispositivo interforze di accoglimento e sorveglianza sanitaria, che ha permesso una gestione sicura dei cittadini e un accurato controllo del loro stato di salute. Le operazioni sono state condotte in coordinamento con l’Ospedale Spallanzani, con gli specialisti del Ministero della Salute, il Policlinico militare Celio e le strutture dell’Aeronautica Militare.
I connazionali rientrati sono ospitati Presso il Centro Olimpico dell’Esercito della Cecchignola che ha ospitato prima i 52 connazionali rientrati da Wuhan e successivamente i 19 rientrati dal Giappone.
L’Esercito è stato poi impiegato per il controllo delle aree dove si è diffuso il contagio per il controllo della “Zona Rossa”.
La sala operativa dedicata all’emergenza che coordina tutte i militari impiegati ha sede a Centocelle presso il Comando Operativo di vertice Interfoze (COI – Difesa)
[1] Gen. Vincenzo Camporini, Grande Opera sulla Difesa della UTET, Presentazione.