Articolo tratto dalla rivista ufficiale dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Lettera alla redazione:
Gentilissima redazione, ho alcuni dubbi riguardo alle banconote false e ai comportamenti che devono tenere, ad esempio, un cliente ed un esercente.
Vi ringrazio per le risposte, un cordiale saluto.
Lettera firmata
Risponde il Sostituto commissario della Polizia di Stato del Commissariato Celio Roma.
“Un esercente deve accettare qualsiasi banconota in corso di validità, in quanto il rifiuto della moneta avente valore di legale nello stato è un reato penalmente rilevante.
Invece, nel caso in cui si dimostri, con sistemi antisofisticazione, la falsità, potrebbe chiamare le forze dell’ordine ed esporre i fatti, consegnando la banconota che verrà sequestrata per i successivi rilievi.
Ovviamente il sistema antisofisticazione di cui l’esercente si è servito non fa testo per dichiarare la falsità, e quindi insorgere l’obbligo di consegnarla all’autorità, per cui può benissimo restituirla al cliente se quest’ultimo la ritenesse “buona”.
Se il cliente, ritenendo che il sistema antisofisticazione dell’esercente non faccia testo, consegna la banconota ad altri, può commettere il reato di “spendita di monete false ricevute in buona fede”, sanabile con una contravvenzione.
