Tante le novità nel cartellone della 13^ edizione, che comincerà il 6 gennaio e andrà avanti fino al 21
di Goffredo Palmerini
L’AQUILA – Con il mese di gennaio torna Sant’Agnese, l’antica tradizione aquilana della “Maldicenza”. Per i non aquilani è necessario fare una premessa esplicativa sulla “Maldicenza”, questa strana forma di “virtù civica” del “dire il male”. La Festa di Sant’Agnese, solennità popolare tutta laica che ha il suo apice il 21 gennaio d’ogni anno, non ha nulla a che fare con la giovane vergine martirizzata a Roma nell’anno 250 d.C., se non per il fatto – come racconta lo storico aquilano Amedeo Esposito in un suo libro sull’argomento – che in un monastero dedicato alla santa, sito nei pressi di Porta Branconia, venivano ospitate le “malmaritate”, donne da redimere che di giorno prestavano servizio in umili faccende domestiche nelle dimore dei signori e potenti della città, mentre a sera rientravano in monastero dove avevano ospizio. Ma il 21 gennaio, giorno della festività religiosa e canonica di Sant’Agnese, era proibito lavorare. Le malmaritate si ritrovavano nelle bettole e nei fondaci della città, insieme al popolo minuto, per dire il male fatto dai potenti presso i quali erano in servizio, mentre critiche verso il potere civile costituito non erano consentite, pena l’esilio perpetuo e il taglio della lingua, in osservanza all’editto vescovile del 1430.
Dunque questa strana festa aquilana ha elevato per secoli la maldicenza a “virtù civica”, rifuggendo dal pettegolezzo, ed esprimendosi con una critica fortemente mordace, sincera e costruttiva, con spiccate venature d’ironia nel dire la verità in piena libertà. Insomma, è stato per secoli un altro degli elementi della forte impronta libertaria degli aquilani, dello spirito autonomistico e ribelle della città fondata nel 1254 con il concorso, secondo la tradizione, di 99 Castelli – un’ottantina in verità – d’un vasto territorio. La festa, tramandata nei secoli attraverso le confraternite popolari, nell’Ottocento si arricchì anche con circoli borghesi e nobili. Il regime fascista, che vietò tale tradizione temendone lo spirito libertario, ne oscurò storia e consuetudine senza peraltro riuscire a distruggerla. Che infatti riprese nel 1959 con la rinascita della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese “Sancta Agnes Garrulorum Praesidium”, intorno alla quale si sono poi costituite quasi duecento confraternite, intus ed estra moenia, le quali in gennaio si riuniscono intorno a tavole lautamente imbandite “maldicendo”, ossia dicendo “male del male” secondo l’atavica tradizione aquilana, e per eleggere priori, badesse e numerose altre colorite cariche per l’anno sociale. Da alcuni anni la tradizione agnesina, con l’impulso determinante della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese e delle principali istituzioni culturali aquilane, è assurta a nuovo fulgore nel Festival “Il Pianeta Maldicenza”, con convegni, spettacoli e premi letterari, nonché con il conferimento della Targa Socrates Parresiastes ad insigni personalità che si sono particolarmente distinte, nel dire e nell’agire, nell’eroica virtù della parresia (nell’ultima edizione la Targa è stata tributata allo scrittore Claudio Magris). Ed è così che la singolare tradizione aquilana della Maldicenza agnesina, fino a quindici anni fa conosciuta solo a L’Aquila e nell’immediato contado, sta destando sempre più largamente curiosità ed interesse, in Italia ma anche all’estero.
Tanto premesso, ieri (2 gennaio) è stato presentato nella sede comunale di Palazzo Fibbioni il programma della tredicesima edizione del Festival “Il Pianeta Maldicenza”, organizzato da varie congreghe agnesine dell’Aquila con il coordinamento della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese. L’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune dell’Aquila, si propone di rinnovare la tradizione tipica del capoluogo abruzzese della Maldicenza intesa non come basso pettegolezzo o insulto, ma come sana e sincera critica costruttiva. A fare gli onori di casa il vice sindaco Guido Quintino Liris, che ha sottolineato come l’Amministrazione comunale intende proseguire nel suo operato di sostegno nei confronti di una tradizione che fa parte a pieno titolo dell’aquilanità. I dettagli del programma sono stati poi illustrati dal presidente dei Devoti di Sant’Agnese, Angelo De Nicola, e dai rappresentanti delle confraternite che hanno organizzato i singoli appuntamenti.
Tra le novità principali, la riproposizione dello Zibaldone Aquilano, in programma il 6 gennaio all’Auditorium del Parco, per omaggiare il suo autore, Mario Lolli, a 100 anni dalla nascita. Dovuto e sentito l’omaggio a Ludovico Nardecchia, primo grande promotore del Pianeta Maldicenza ed ex Amministratore comunale, scomparso lo scorso marzo. Per lui è stato preparato un evento davvero molto significativo, che si svolgerà proprio il 21 gennaio (giorno di Sant’Agnese) al Ridotto del Teatro comunale e che è stato predisposto dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese, la prestigiosa struttura di cui Nardecchia è stato presidente per diversi anni. L’Agnesino d’oro 2018 – intitolato allo stesso Ludovico Nardecchia – sarà assegnato al termine del concorso d’arte varia che si terrà nel pomeriggio del 20 gennaio all’Auditorium del Parco. Questo il dettaglio delle iniziative, iniziando da quelle nuove, poi quelle consolidate.
ZIBALDONE AQUILANO
La prima è la riproposizione dello “Zibaldone Aquilano”, omaggio delle Congreghe Agnesine a Mario Lolli nel centenario della nascita da un’idea della Antica e Nobile Congregazione di Sant’Agnese. Il 6 gennaio, all’Auditorium Renzo Piano, il regista Mario NARDUCCI ripropone il mitico testo con attori non professionisti espressioni di spicco del Movimento Agnesino, che sono: Liliana BIONDI (Nobile Confraternita della Cantina Jemo ’nnanzi); Giacomo CARNICELLI (Congrega ji amici de Zeppetella di Tornimparte); Mario CELI (Congrega Sci-muniti); Oreste CORDESCHI (Confraternita Aquilana dei Devoti di Sant’Agnese); Luca FRASCARIA (Antica e Nobile Congregazione di Sant’Agnese); Anna Rita ROTILI (Congrega Sci-muniti); Umberto PILOLLI (Confraternita Balla Che Te Passa), Paola POLI (Congrega Le Mejo Ortiche); Teresa DEL SIGNORE (Congrega ji amici de Zeppetella di Tornimparte) e Maura SERGIO (Congrega Le Mejo Ortiche).
CINEMA E MALDICENZA
La seconda novità è la tre giorni su “La Maldicenza e il cinema” curata da Gabriele LUCCI, nome che non ha bisogno di presentazione per prestigio e competenza nel campo della settima arte. “Storie di maldicenza tra realtà e finzione cinematografica” è il titolo della rassegna (con coordinamento di Demetrio MORETTI e consulenza tecnica di Simon CRITCHELL). Il programma (sempre alle ore 17, all’Auditorium dell’Ance) prevede:
- Mercoledì 10 gennaio: “IO & L’ALTRO/L’ALTRA” – L’immagine riflessa: l’altro/l’altra come proiezione di sé. Il cinema e l’ambiguità del nostro essere. Dalla maldicenza all’accusa esplicita. La distorsione del reale: la letteratura e il cinema a proposito delle false certezze. La diversità, terreno fertile per la maldicenza. Sequenze tratte da film. Conversazione con l’esperta letteraria prof.ssa Liliana BIONDI. A seguire proiezione del film “Quelle due” (1961) di William Wyler.
- Giovedì 11 gennaio: “QUELLE DECLINAZIONI PERICOLOSE DEL SENTIMENTO” – Dall’invidia alla gelosia, alla frustrazione: “i parenti stretti” della maldicenza e le loro pericolose derive. I comportamenti nella realtà e gli esempi nel cinema. Obiettivo primario: l’annientamento dell’antagonista. Dalla gelosia alla follia. Pettegolezzi e frustrazioni nell’era del digitale. Sequenze tratte da film. Conversazione con gli psichiatri prof. Massimo CASACCHIA e dott. Valter MAROLA. A seguire proiezione del film “The social network” (2010) di David Fincher.
- Venerdì 12 gennaio: “L’OMBRA DEL DUBBIO” – Tra dubbi e certezze: giudizi sospesi e suspense. Dalla parolina all’orecchio al passaparola della comunicazione globale. Lo sguardo del cinema europeo e americano. Se il dubbio riguarda la sessualità: la forza di gravità del “pianeta maldicenza”. Riflessioni sulla condanna sociale. Sequenze tratte da film. Conversazione con lo storico prof. Umberto DANTE. A seguire proiezione del film “Il sospetto” (2012) di Thomas Vinterberg.
OMAGGIO A LUDOVICO NARDECCHIA
La terza novità è “Massera è ‘na notte ‘ncantata” – Canti aquilani, omaggio a Ludovico Nardecchia (scomparso un anno fa) nel centenario della nascita di Mario Lolli. Significativamente domenica 21 gennaio, alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro comunale, interverranno Antonio CENTI – Presidente Istituzione Sinfonica Abruzzese; Sebastiano SANTUCCI – Presidente Corale Gran Sasso; Angelo DE NICOLA – Presidente Associazione “Confraternita dei ‘devoti’ di Sant’Agnese”; Goffredo PALMERINI – Vice Presidente Istituto “La Lanterna Magica”. Coordinerà Fabrizio CAPORALE – Segretario Associazione “Confraternita dei ‘devoti’ di Sant’Agnese”. Con la partecipazione della CORALE GRAN SASSO, che eseguirà i canti: Gnisciuna e tu (M. Lolli – C. Berardi); Addo’ sci’ jita (M. Lolli – A. Ettorre); Che misteru è ’stu sognu! (M. Lolli – M. Santucci); No’ stona’ (M. Lolli – G. Cavalli, A. Ettorre); ’Na quatrana distratta (M. Lolli – M. Fabrizi); Masséra (M. Lolli – G. Cavalli, A. Ettorre). Fisarmoniche: Aldo RAMPA e Nicolino RANTUCCI. Contrabbasso: Tonino IEIE. Direttore: Carlo MANTINI.
Venerdì 19 gennaio presso la Scuola Secondaria di Primo grado “Giulio Verne” di Palombaia di Tornimparte, “Il dialetto come presidio dell’identità civica”: alle ore 10 (Palestra) Laboratorio di teatro dialettale degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Comenio” e del Gruppo Teatrale di Tornimparte. Alle ore 17 (aula magna) Tavola rotonda sul tema “La nostra lingua madre ieri e oggi” nell’ambito della “Giornata Nazionale del dialetto Unpli-Unesco”. Dopo i saluti di Giacomo CARNICELLI – Sindaco di Tornimparte; Domenico FUSARI- Presidente Pro Loco Tornimparte; Angelo DE NICOLA – Presidente Associazione “Confraternita dei ‘devoti’ di Sant’Agnese” e l’introduzione di Gilberto MARIMPIETRI – Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Comenio – Scoppito, interverranno: Francesco AVOLIO – Università dell’Aquila; Teresa GIAMMARIA – Docente Istituto “Mazzini Patini” – L’Aquila; Mario SANTUCCI – Antropologo; Gabriele DESIDERIO – Rappresentante Unpli nazionale. Coordina: Liliana BIONDI – già docente Università dell’Aquila.
LA COMMEDIA IN DIALETTO AQUILANO
Venerdì 19 gennaio al Ridotto alle 21, la Compagnia teatrale “La Bottega dei Guitti” presenta la commedia in due atti di Maria DI NELLA, “Ji sogni non s’addormono mai”. Scene Arturo ZIGROSSI. Musiche Valerio DI TOMMASO. Regia Marisa MASTRACCI.
L’AGNESINO 2018
Sabato 20 gennaio, all’Auditorium del Parco, alle ore 16, CONCORSO D’ARTE CRITICA. Ideazione e organizzazione dell’evento spettacolo Compagnia teatrale “Il “Gruppo dell’Aquila” fondata da Franco Villani. Regia di Rossana CRISI VILLANI. Alle ore 18, fuori l’Auditorium, consegna del Palio di Sant’Agnese alla Confraternita vincitrice e premiazione del vincitore dell’Agnesino 2018 intitolato a “Ludovico Nardecchia” dalle mani del sindaco dell’Aquila Pierluigi BIONDI e consegna del Premio sez. Giovani intitolato a “Luciana Cucchiella” all’Istituto Scolastico vincitore. La municipalità offre a tutti un brindisi caldo preparato dall’ANA – Gruppo Alpini “M. Iacobucci” dell’Aquila e dolci e salati di Sant’Agnese preparati dal Club Devote di Sant’Agnese e dalla Congrega Amici di Zeppetella di Tornimparte, con “Treccia di Sant’Agnese” preparata, su loro ricetta, dagli studenti dell’Istituto Alberghiero dell’Aquila. Allieterà la serata JAZZ CLUB TRIO con Leonardo Cappelli, Paolo Evangelista, Gino Mancini e Carlo Morelli. Per l’evento, artistica cartolina con scatto d’autore di Luigi BAGLIONE raffigurante i giardini di viale Duca degli Abruzzi che sovrastano Porta Branconia.