L’ “Iniziativa 5+5 Difesa” riunisce cinque paesi della riva sud del Mediterraneo (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia) e cinque della riva nord (Francia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna). Nata a Parigi il 21 dicembre 2004, rappresenta un forum di collaborazione nel settore della difesa e della sicurezza per migliorare, tramite la realizzazione di attività pratiche e attraverso lo scambio di idee e di esperienze, la reciproca comprensione e la fiducia nell’affrontare i comuni problemi della sicurezza.
“Per l’italia – ha ricordato il Ministro – anche per la sua posizione nel Mediterraneo , creare un raccordo tra questi paesi è una vocazione geografica, perché si colloca come un ponte, per questo prometto l’impegno del mio paese per la prossima presidenza per proseguire l’ottimo lavoro fatto dalla Francia”.
Il Ministro Pinotti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ricordando che rappresenta “una delle sfide più importanti che abbiamo oggi davanti a noi per sviluppare strategie condivise, consentire uno scambio maggiore di informazioni e di esperienze per diventare più forti e affrontare il terrorismo, nemico comune”. La responsabile del dicastero ha anticipato che il programma messo in piedi per l’anno di presidenza italiano è molto impegnativo e denso di attività. Per il 2018 infatti l’Italia si è resa disponibile alla condotta di 16 attività delle 44 previste dall’Action Plan.
Ha inoltre confermato la centralità del tema della sicurezza marittima confermando la volontà italiana di sviluppare ulteriormente il Virtual Regional Maritime Traffic Centre – V-RMTC, progetto a lead Italia per la sicurezza delle vie di comunicazione e dei traffici marittimi.
L’esercitazione a carattere marittimo sarà la Seaborder, i cui obiettivi sono l’addestramento congiunto nelle operazioni di sicurezza e il rafforzamento della collaborazione e della pace nella regione mediterranea. Altro tema centrale quello della lotta all’immigrazione clandestina attraverso la ricerca. Per il 2018 l’Italia condurrà infatti il progetto di ricerca sul tema “Quale approccio e quali strumenti implementare nei settori della Difesa e della Sicurezza per contenere l’immigrazione clandestina e combattere le reti criminali ad essa collegate nello Spazio 5+5”. Il tema di ricerca affrontato nel 2017 è stato “l’effetto dei cambiamenti climatici sulle operazioni militari” i cui risultati sono stati discussi oggi dai rappresentanti dei 10 paesi.
Tra gli impegni italiani del 2018 il Progetto Forze Speciali: la proposta di un progetto di cooperazione tra le Forze Speciali dei Paesi dell’iniziativa 5+5, per scambiare esperienze nella lotta contro il terrorismo, che si concretizzerà in un’esercitazione congiunta di Contro Terrorismo (CT) che si terrà in Italia alla fine del 2018 con la denominazione “Guerrièrs de la Mediterranée 18” a cura del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS). Sulla Libia, Pinotti ha ribadito il sostegno dell’Italia al processo di mediazioni dell’Onu.
“Stiamo tutti guardando con estrema attenzione e supportando il lavoro di Ghassan Salam – inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia – perché la stabilizzazione politica è un elemento fondamentale per poter avere la costruzione della sicurezza“. Tra le attività anche l’esercitazione multinazionale di Difesa Aerea CIRCAETE che sarà interamente organizzata in Italia che condividerà con la Libia la lead del processo di pianificazione.