Domenico Logozzo *
GIOIOSA JONICA – Una nuova pagina deamicisiana, 130 anni dopo la prima pubblicazione del libro Cuore avvenuta nel 1886. Protagonisti una maestrina del Sud e i suoi alunni piemontesi. Una tragedia della strada il 15 febbraio del 2014 ha spento per sempre il sorriso di Mimma Marafioti, 39 anni, calabrese, insegnante nelle scuole primarie del Piemonte. Immenso l’amore per i sui allievi e dai suoi allievi. Le lacrime rigano il volto dei bambini, ripensando oggi alla maestra che non c’è più. “Ho il cuore che mi batte forte… forte … ricorderò sempre la mia cara maestra Mimma…”.
Piange il piccolo Jacopo nel giorno in cui nella scuola primaria di Lessolo (Torino), viene ricordata la maestrina di Molochio (Reggio Calabria) partita dal profondo Sud con tante idee, tanti progetti da realizzare insieme ai bambini. Entusiasta. Il sogno di insegnare si concretizzava. Finalmente. Sogno che purtroppo due anni fa si è bruscamente interrotto, per un maledetto incidente stradale, nei pressi di Ivrea. Mimma ha lasciato un bimbo di 16 mesi e una ragazzina di 17 anni. Erano con lei nell’auto guidata dal marito che si è scontrata frontalmente con un’altra vettura. Donna forte. Combattente. Ha lottato fino all’ultimo. Non ce l’ha fatta. Il decesso è avvenuto alcune ore dopo il ricovero al Cto di Torino. I due figli, il marito ed il conducente dell’altro mezzo, trasportati al Pronto Soccorso, erano stati dimessi quasi subito.
Il dolce sorriso di Mimma si è spento. Il suo ricordo luminoso però è sempre vivo. Come la vicinanza alla famiglia sia da parte della comunità di Molochio che di quella piemontese. Onorata la memoria con borse di studio in Calabria e in Piemonte. Sicurezza stradale, legalità, scuola, famiglia. I temi che vengono privilegiati nel cammino didattico sulla via tracciata da Mimma. Che è sempre nel cuore dei piccoli alunni. “Jacopo mi ha fatto una enorme tenerezza”, ci dice Katia, sorella maggiore di Mimma, che la settimana scorsa con la famiglia ha incontrato gli alunni e i docenti della scuola primaria di Lessolo. Un incontro carico di commozione.
“Noi abbiamo istituito la borsa di studio in memoria di Mimma e la scuola ha deciso di dedicarle una giornata. Canti, poesie, filastrocche e ricordi. Quanti ricordi! Disegni e parole. Mimma raccontata dai suoi alunni”. Emozioni a non finire per il papà e la mamma venuti dalla Calabria e per la sorella Katia che da anni insegna in Piemonte. Un anno e mezzo fa ha dato alla luce una bella bambina.L’ha chiamata Mimma: “Le somiglia tanto, anche nel carattere”. Katia ci racconta poi l’incontro con un’altra alunna di Mimma. “Si è avvicinata e mi ha detto che vuole tanto bene a Mimma: “Così buona, così bella, così affettuosa la mia maestra. Ci ha sempre aiutati. Aveva grande cura di noi. Ci ha insegnato tanto. Era premurosa. Come quel giorno che piangevo perché aver rotto il vasetto di vetro con il quale avevo fatto un lavoretto. La maestra si è avvicinata, mi ha detto di non piangere, perché nella borsa aveva un vasetto di omogeneizzati del figlioletto, che l’avrebbe svuotato e poi me l’avrebbe dato. L’ha fatto subito. Così ho rifatto tutto. Ero per questo molto felice. Quanto è stata cara la maestra Mimma!”.
Tanti momenti indimenticabili che Katia Marafioti ha ricordato nella commovente lettera alla “Cara Mimma” scritta su facebook. “Io, mamma, papà e Rosaria siamo stati a scuola dove tu hai lasciato un grande vuoto. Negli occhi dei tuoi bimbi, colleghe e collaboratori c’erano i segni di dolore. Un bimbo, Jacopo, mi ha fatto una enorme tenerezza, mi ha detto: “No il cuore che mi batte forte”. Piangeva. Mi ha anche detto: “Ricorderò sempre la mia maestra Mimma”. Le lacrime di Katia Scavalda che continuava a dirmi: “Ancora non credo che non ci sia più”. Eppure è così. Ognuno di noi ti cerca ma non ti vede. Come faremo senza di te??? Un grazie particolare alla presenza della preside e della vicepreside che con la loro umanità e gentilezza hanno partecipato a questo evento. Un grazie ancora infinito ai tuoi bimbi, alle tue colleghe e ai collaboratori. Ciao Mimma”.
Amatissima. In ricordo di Mimma, l’Istituto comprensivo di Pavone Canavese (Torino) ha pubblicato sulla pagina facebook una toccante testimonianza d’affetto. “Mimma era una giovanissima mamma ed una nostra maestra. La sua dolcezza e il suo amore per la scuola e per i bambini erano palpabili, la sua forza e il suo sorriso intensi. Un terribile incidente l’ha strappata all’affetto della sua famiglia, dei suoi figli e dei suoi piccoli alunni il 15 febbraio 2014 lasciando un vuoto ed un dolore incolmabili. La sua famiglia e sua sorella Katia hanno istituito una borsa di studio in suo onore e in suo ricordo premiando ogni anno tramite un concorso sui temi della sicurezza stradale e della legalità gli alunni della scuola primaria di Lessolo, la sede in cui lei insegnava. Quest’anno è stato stabilito di devolvere la cifra del premio all’intera scuola e in accordo con le insegnanti è stato acquistato un Canta Tu per tutti i bambini. Questa settimana la sorella Katia e i genitori di Mimma sono venuti a scuola per consegnare il dono. Un momento carico di emozione e tenerezza perché sempre vivo e presente è il suo ricordo. Ringrazio a nome della Dirigente Scolastica e delle insegnanti per il momento intenso vissuto insieme e per il dono. Ogni canzone ci canterà di te”. E Mimma amava molto il canto.
La sorella Katia ci mostra infatti una foto scattata a Molochio il 29 luglio 2011 mentre canta con l’amico Francesco in occasione di una festa religiosa nel paese natio al quale era fortemente legata. E’ bella questa pagina dei sentimenti. E’ questa la buona scuola. Il valore della memoria. Una maestrina del Sud che ha conquistato il cuore dei bambini e degli insegnanti del Nord. Insieme. Il cuore oltre l’ostacolo. Mimma questo messaggio ci ha lasciato in eredità. Preziosa eredità. Da non disperdere. “Era una mamma davvero speciale, sempre pronta a partecipare e offrire il suo contributo alle iniziative del gruppo”. Qualche giorno dopo lo scontro mortale, così l’aveva ricordata Else Klecker, presidente dell’associazione “il Cuore oltre l’ostacolo”. In seguito al terribile incidente l’attività dell’associazione impegnata nel sociale, era stata ampliata, inserendo nei programmi la sicurezza stradale. La sorella Katia ricorda che “Mimma faceva parte dell’associazione perché ha una ragazza speciale. Era sempre presente con la sua bimba, partecipava attivamente con le sue meravigliose opere, perché lei era creativa. Lavorava tanto con il Fimo. Era la sua passione. Dei veri capolavori. La settimana prima della tragedia aveva realizzato per i nostri ragazzi dei portachiavi a forma di coccinella”.
La vita di Mimma come una pagina del libro Cuore. Dal Sud al Nord. La maestra venuta dalla lontana provincia di Reggio Calabria è riuscita a conquistare l’amore dei bambini e del mondo della scuola del Piemonte. La scuola senza barriere. Nel nuovo millennio le lezioni della maestrina calabrese che si impegnava per un mondo migliore, senza ostacoli, senza discriminazioni. Stare bene insieme. E ci torna alla mente il maestro piemontese del libro Cuore che caldeggiava “l’abbraccio dei figliuoli del Piemonte al figliuolo della Calabria” che era appena arrivato a Torino. “Voi dovete essere contenti. Oggi entra nella scuola un piccolo italiano nato a Reggio di Calabria, a più di cinquecento miglia di qua. Vogliate bene al vostro fratello venuto di lontano. Egli è nato in una terra gloriosa, che diede all’Italia degli uomini illustri, e le dà dei forti lavoratori e dei bravi soldati; in una delle più belle terre della nostra patria, dove son grandi foreste e grandi montagne, abitate da un popolo pieno d’ingegno, di coraggio. Vogliategli bene, in maniera che non s’accorga di esser lontano dalla città dove è nato; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta il piede, ci trova dei fratelli”.
Voler bene. Sentirsi fratelli. Nessuno sia escluso. Costruire un futuro di bontà. Con amore. “L’amore non si realizza perché ne parliamo – ci ricorda Papa Francesco -, ma quando lo viviamo: non è una dolce poesia da studiare a memoria, ma una scelta di vita da mettere in pratica!”. Come faceva Mimma e come ognuno di noi, tutti i giorni deve fare, per il bene di tutti.
*già Caporedattore TGR Rai