di Amedeo Esposito
L’AQUILA – “Fido su tutti gli abruzzesi perché i valori patri tornino nei cuori di tutti gli italiani. Non dubito della fede degli scannesi che alla fine del 1943 ed i primi del 1944, mi concessero, a me giovane ufficiale in fuga dai tedeschi, di condividere con loro il pane che non c’era, “condito” da tantissima umanità ed amore che sono certo siano stati trasmessi ai miei amati giovani abruzzesi che saluto”.
Queste le parole di commiato del Presidente Ciampi al momento di salutare i due redattori dell’Ansa (uno chi scrive), dopo aver rilasciato loro un’intervista sulla visita che il Capo dello Stato avrebbe fatto all’Aquila qualche settimana dopo, e cioè nel settembre del 1999. Oggi che l’Abruzzo e l’Italia piangono la scomparsa del “Presidente galantuomo”, riaffiorano tutte le Sue manifestazione di stima per la terra abruzzese.
Come quella che portò alla concessione della medaglia d’argento all’Itis (Istituto tecnico industriale) “Amedeo di Savoia”, dopo che, nella “Giornata della memoria” del 27 gennaio del 2003, i 1400 studenti, schierati nel piazzale interno della scuola dedicato al loro compagno ebreo Fernando Della Torre – uno dei Nove Martiri Aquilani -, con la “mano sul cuore” intonarono l’inno nazionale unitamente con gli alpini del “Battaglione L’Aquila”. Quell’inno fu ed è certamente la via imboccata da tutti i ragazzi italiani verso i valori che lo scomparso Presidente Ciampi ha indicato a tutti per un’Italia unita ed europea.