di Domenico Logozzo *
GIOIOSA JONICA (Reggio Calabria) – Voltare pagina. Con i fatti. Proporre e agire. Presto e bene. Concretamente. Non aspettare che altri e altrove decidano tardi e male. Come è già avvenuto. Come continua ad avvenire. La Calabria, la Locride in particolare, hanno subito e continuano a subire le gravi conseguenze di scelte scellerate. Errori di ieri e anche di oggi che hanno favorito e favoriscono – e non poco! – il malaffare. Ci sono per fortuna anche segnali positivi. Da evidenziare e sostenere, mentre non si fermano le azioni vili dei nemici della convivenza civile e del progresso. Iniziative che evidenziano la volontà di sostenere le istanze dei giovani, sfruttando anche le ricchissime risorse storiche, archeologiche, culturali e ambientali della nostra bella terra. Tanto amara e tanto da amare! Splendori del passato, gioielli da rivalutare e da lasciare in eredità – ancora più belli! – alle future generazioni.
L’altra sera a Sant’Ilario sullo Jonio c’è stato un interessante dibattito sul presente e sul futuro dei borghi. Amministratori, uomini di cultura e musicisti hanno dato un importante contributo di idee innovative legate alla specificità del territorio. Si è respirato un bel clima. Proposte e progetti fattibili. Senza piangersi addosso, come purtroppo spesso avviene. E’ possibile farcela. Ai giovani va data fiducia. Far rinascere la speranza. Abbiamo sentito troppe volte, troppe ragazze e troppi ragazzi, troppe voci tristi e rassegnate: “Non c’è niente da fare, qui niente cambierà. Troppe illusioni. Troppe delusioni. La disoccupazione è un male antico e sempre attuale. Non ci resta che andar via”. Sono andate via le forze migliori e continuano ad andare via. Una emorragia continua. I cervelli migliori emigrano. La Calabria sempre più povera. Non dovrà continuare ad essere così. Chi non vuole il bene della nostra terra alimenta questa sfiducia, rendendosi responsabile di fatti esecrabili, come è avvenuto l’altra notte a Gerace, dove sono state date alle fiamme 10 “Golf car”. Indignata reazione e grande solidarietà alla comunità geracese ed all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Varacalli.
L’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Locri-Gerace ha emesso un comunicato dove si sottolinea che “i mezzi erano stati acquistati da pochi giorni e dovevano servire a collegare un’area attrezzata con l’antico borgo e consentire ai turisti di visitare ogni angolo ed ogni stradina di Gerace. Si trattava di una bella idea che avrebbe potuto portare alla creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto tra i giovani disoccupati del posto”. Poi l’amara constatazione: “Evidentemente c’è chi preferisce frenare ogni possibile via di sviluppo. Mani ignote e malefiche, coprendosi dalle ombre delle tenebre, hanno inteso uccidere la speranza di un nuovo modo d’intendere l’accoglienza dei turisti che ogni anno, sempre più numerosi, fanno visita alla storica città di Gerace”. Dal vescovo mons. Francesco Oliva “oltre alla solidarietà indirizzata a tutta la comunità di Gerace” , sono venute parole di “incoraggiamento affinché si continui ad operare per il bene comune. Non dobbiamo perderci d’animo, ma continuare a camminare sulla via del bene”.
Il bene contro il male. Non arrendersi. Leggendo le parole del vescovo Oliva, abbiamo pensato proprio alle buone proposte emerse durante il convegno di Sant’Ilario dello Jonio su “I Borghi, la storia, il futuro, la musica”. Coordinato dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, vi hanno preso parte il sindaco Pasquale Brizzi, il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, il presidente di “Azulejos International” Renato Mollica, l’architetto Alberto Trifoglio, il musicista e architetto Fabio Macagnino che, alla fine della interessante serata, con Massimo Cusato ha proposto “un percorso musicale per ritrovare le atmosfere dei piccoli borghi antichi”.
Spazio alle idee dei giovani. Il sindaco Brizzi ha ricordato “la proposta di progetti di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana. Al bando pubblicato dall’Anci in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale) possono partecipare solo i comuni che hanno superato la manifestazione d’interesse pubblicata in precedenza. In Calabria sono solo Marina di Gioiosa e Sant’Ilario dello Jonio”.
Il sindaco evidenzia che “l’Anci intende supportare i comuni nell’identificazione e realizzazione di progetti sperimentali sul tema della rigenerazione degli spazi urbani che hanno visto esaurirsi in tempi recenti la loro originaria destinazione d’uso e funzione economica, sociale e culturale”. Il sindaco spiega inoltre che “le proposte progettuali che saranno presentate dovranno assumere come linee guida tre elementi fondamentali: città, comunità e creatività”. Precisa che “l’obiettivo è quello di attivare iniziative di coinvolgimento dei giovani, nel co-design di percorsi e progetti di rigenerazione di edifici e aree urbane, in dinamiche virtuose di integrazione e inclusione sociale, anche al fine di modellizzare interventi da replicare in futuro in altre realtà”.
Dunque, progetti proiettati nel futuro ed anche in altre realtà. Una bella sfida. Occasione da non sprecare. Speranze che dovranno diventare certezze per le nostre ragazze ed i nostri ragazzi. Azioni positive “affinché la Locride torni ad essere quel giardino meraviglioso che ci ha donato il Creatore”, come ha auspicato il vescovo Oliva dopo la distruzione a Gerace delle auto elettriche.
*già Caporedattore TGR Rai