Niccolò Lucarelli – addetto stampa dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia
DARFO BOARIO TERME (Brescia) – La memoria del passato ci guida al futuro. E certamente nel futuro della città di Darfo resterà la memoria dei quattro intensi giorni che hanno visto lo svolgimento del XXIX Raduno Nazionale degli Artiglieri d’Italia, Raduno che l’Arma Dotta ha voluto rivestire di significato storico, raccogliendosi in Valle Camonica per ricordare i cento anni dall’inizio della Guerra Bianca in Adamello, e rendere omaggio ai Caduti e ai valori in cui essi hanno creduto. Quattro giorni in cui la popolazione di Darfo e della Valle si è stretta con affetto attorno agli Artiglieri giunti da ogni parte d’Italia, condividendo cerimonie, momenti di riflessioni e momenti ricreativi; un’atmosfera entusiasmante e toccante insieme, che testimonia la vicinanza del Paese alle sue Forze Armate, in una terra, la Lombardia, a forte vocazione artiglieresca. Lo si è visto dall’imponente affluenza: circa 7000 gli Artiglieri che hanno sfilato – distribuiti in 215 Sezioni -, affiancati da rappresentanze di Nuclei di Ufficiali, Sottufficiali e Militari di tutte le Armi e Corpi, dall’Aeronautica, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato. Inoltre hanno sfilato le Sezioni A.N.A. di Salò, Brescia e Valle Camonica, un drappello dell’Associazione Nazionale del Fante, dei Bersaglieri, dei Lagunari, dell’Arma di Cavalleria, nonché dei Vigili del Fuoco, delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione Guardie d’Onore del Pantheon, dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
A conferire alla manifestazione un carattere internazionale, la presenza della Féderation National d’Artillerie francese, della delegazione ANArtI di Melbourne, e di rappresentanze associative austriache, svizzere e spagnole, per rafforzare la fratellanza d’armi e lo spirito di cameratismo in un’Europa fondata sulla pace.
Una solenne cerimonia militare, tenutasi allo Stadio Comunale di Darfo Boario Terme, ha segnato il momento culminante del XXIX Raduno Nazionale degli Artiglieri d’Italia, che è tornato in Lombardia dopo la parentesi in Toscana del 2013. Ognuna delle Sezioni era presente con il suo labaro, schierato sul terreno accanto alla Bandiera di Guerra e al Medagliere dell’Artiglieria. Durante la solenne cerimonia militare sono stati resi gli onori al Capo di Stato Maggiore, ai labari e alla Bandiera di Guerra, da parte di una Batteria mista, formata da un plotone del 121° Rgt. Artiglieria c/a, e un plotone del Rgt. Artiglieria a Cavallo “Voloire”. Molte le Autorità Militari presenti, oltre al Generale Battisti: il Gen. C.A. (aus.) Mario ROGGIO – già Decano Arma Artiglieria, il Gen. B. Fabio GIAMBARTOLOMEI, Ispettore dell’Arma di Artiglieria,, Generale Div. (Art. da montagna) Amedeo Sperotto, Capo di Stato Maggiore Comando Forze Operative Terrestri di Verona, Gen. B. Bernardo BARBAROTTO, Comandante dell’Artiglieria Contraerea, e il Col. a. Michele STRIPPOLI Comandante del 121° Reggimento a. c/a “Ravenna”; oltre al Prefetto di Brescia, al Presidente della Provincia, al sindaco di Darfo Boario Terme, Ezio Mondini, e ai sindaci degli altri comuni della Valcamonica. Ricordiamo anche la presenza di quattro parlamentari.
Il Generale Rocco Viglietta, presidente Nazionale A.N.Art.I., ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha inviato il suo caloroso saluto a tutti gli Artiglieri, e ha elogiati i valori di amor di Patria e di impegno senza riserve cui da sempre si ispira, e che le hanno permesso di scrivere onorevoli e prestigiose pagine della storia del nostro Paese, in Patria come all’estero. Ha poi proseguita la sua allocuzione esprimendo ringraziando gli Artiglieri arrivati da ogni parte d’Italia, e ricordando i valori su cui si fonda l’Associazione, fra cui l’amor di Patria e il senso del dovere.
Il sindaco Ezio Mondini ha ricordata l’importanza che il Raduno ha avuta per la città, e ha espressa soddisfazione per l’atmosfera che si è respirata in questi giorni, come per l’entusiasmo con cui la città ha risposto al Raduno. Da parte sua, il Generale C.A. Giorgio BATTISTI, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina e DECANO DELL’ARMA DI ARTIGLIERIA, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha espresso un sentito ringraziamento all’operato dell’Artiglieria, e a tutti gli Artiglieri, in servizio e in congedo, ricordando il valore che l’Arma ha saputo esprimere nel corso della sua lunga storia, dall’Unità d’Italia alle missioni fuori area. Nel corso della cerimonia sono state consegnate benemerenze e attestati a quegli Artiglieri che si sono distinti in servizio, così come all’interno dell’Associazione. In particolare, troviamo doveroso ricordare che un Diploma d’Onore, con medaglia, è stato consegnato alla Sig.ra Lidia Laviano, in memoria del padre, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto nel 1942 sul fronte russo.
Particolarmente suggestiva la sfilata militare per le vie cittadine, arricchita dalla presenza di tutti i labari delle Sezioni, e da varie bande militari, fra cui quella dell’Artiglieria Contraerea di Sabaudia. A seguire il Medagliere dell’Arma Artiglieria, le 215 Sezioni che hanno preso parte al Raduno, fra le quali hanno spiccato per numerosità dei membri, quelle della Federazione di Brescia.
Il Raduno ha avuto un carattere internazionale, grazie alla presenza di una delegazione della Federation Nationale de l’Artillerie, omologa francese dell’A.N.Art.I, accompagnata fra gli altri dal generale Jean-Pierre Meyer, attuale Presidente, seguita da rappresentanze associative austriache, svizzere, spagnole e sanmarinesi, a ricordare la necessità della fratellanza d’armi e dello spirito di cameratismo, in un’Europa che si vuole fondata sulla pace. Inoltre, a rappresentare la Sezione di Melbourne dell’A.N.Art.I. – l’unica ancora attiva all’estero -, il Presidente Epifanio Naselli, che ha sfilato con il suo labaro.
La Presidenza Nazionale A.N.Art.I e il Delegato regionale per la Lombardia, Dottor Giordano Pochintesta, esprimono il loro sentito ringraziamento a tutti i volontari che hanno prestata la loro opera per la buona riuscita del Raduno, che, ripetiamo, ha vista la calorosa accoglienza riservata dalla città agli Artiglieri.