L’Italia in prima linea in Iraq.

16 Dicembre 2015
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L’Italia, già impegnata nel Teatro Operativo Iracheno nella missione “Prima Parthica” con circa 530 militari appartenenti a tutte le Forze Armate con il compito di addestrare le Forze di Sicurezza curde ed irachene, entra ora in prima linea con un’altra importante operazione e più rischiosa a difesa della diga di Mosul dove una impresa italiana, il Gruppo Trevi, ha vinto una commessa, del valore di oltre 2 miliardi di dollari. E’ previsto l’invio di altri 450 uomini che si aggiungeranno alle forze già in loco per l’addestramento delle  Forze di Sicurezza curde (Peshmerga) ed irachene. Alle Forze italiane saranno affiancate truppe americane.

La diga di Mosul, già caduta nelle mani del Califfato e poi riconquistata da Peshmerga, necessita di importanti lavori di ristrutturazione, un suo eventuale crollo potrebbe distruggere l’intera città di Mosul. Nell’agosto del 2014 la diga era caduta nelle mani dell’Isis, ma dopo qualche giorno era stata riconquistata dai Peshmerga, grazie anche ai raid aerei della Coalizione internazionale a guida americana. La città di Mosul si trova in un’area pericolosa al confine con lo stato islamico.

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