Il 13 aprile 2015 la Brigata Friuli è subentrata alla Brigata Pinerolo alla guida del Sector Sector West di UNIFIL. La cerimonia del cambio si è svolta nella base “Millevoi” di Shama, sede del comando del Settore Ovest di UNIFIL.
Presente alla cerimonia il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano,che durante il suo intervento si è complimentato con il Comandante cedente, Generale di Brigata Stefano Del Col per il lavoro svolto.
Il Capo di SMD ha poi voluto rimarcare l’importanza di UNIFIL, considerata la principale forza di stabilizzazione della regione, e ha evidenziato i legami tra l’Italia e il Libano, nonché la crescente cooperazione tra i due Paesi che ha portato all’apertura del Centro di Addestramento delle Forze Armate libanesi.
Il Generale Graziano ha quindi formulato i migliori auguri al Generale di Brigata Salvatore Cuoci, che comanderà gli oltre tremila peacekeepers che operano nel Sector West di UNIFIL.
All’evento hanno partecipato i rappresentanti delle autorità politiche, religiose e militari locali, nonché delegazioni di diverse nazionalità presenti in UNIFIL.
La missione UNIFIL è nata con la Risoluzione 425 adottata in data 19 marzo 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell’invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). Successive Risoluzioni hanno prorogato, con cadenza semestrale, la durata della missione.
Nel 2006, a seguito del deteriorarsi della situazione politica e militare tra Israle e le milizie Hezbollah cui seguì l’escalation delle ostilità, l’ONU, con la risoluzione n 1701 dell’11 agosto 2006, intervenne per sancire la cessazione delle ostilità a partire dal 14 agosto 2006.
Prima della crisi di luglio/agosto 2006 la missione delle forze UNIFIL era quella di verificare il ritiro delle truppe israeliane dal Libano, assistere il Governo libanese nel ristabilire la propria autorità nell’area ripristinando così la sicurezza e la stabilità internazionale.
Attualmente UNIFIL continua a monitorare il rispetto del cessate il fuoco ed il rispetto della Blue Line attraverso:
– osservazione da posti fissi;condotta di pattuglie (diurne e notturne);
– realizzazione di check-points;
– collegamento con le F.A. libanesi;
-pattugliamento marittimo.
UN GROSSO IN BOCCA AL LUPO AL GEN. SALVATORE CUOCI CHE CON LA SUA PREPARAZIONE PROFESSIONALE, VOLONTA’ E FERMA DETERMINAZIONE
SIAMO CERTI OTTERRA’ OTTIMI RISULTATI.
Raffaele SUFFOLETTA