Angela Merkel e Francois Holland, a colloquio con Putin (accusato di armare i separatisti filo-Russia in Ucraina orientale), tentano di arginare il conflitto ucraino che sembra riaccendersi in un crescendo di scontri incontrollato tra le truppe governative ucraine e i ribelli filo – Russia.
Gli accordi di pace sottoscritti lo scorso settembre a Minsk, in Bielorussia sono falliti. Da allora i ribelli hanno esteso il loro controllo su un’ampia fascia di territorio sollevando allarme a Kiev e tra i sostenitori dell’Ucraina.
Holland avrebbe proposto la creazione di una zona demilitarizzata di 50/70 km attorno alla linea di demarcazione attuale. Altro non è emerso sull’esito dei colloqui.
Secondo L’ONU i morti in combattimento dallo scorso aprile ammonterebbero a 5400, quando i ribelli hanno preso il controllo di una grande fascia territoriale delle regioni Luhansk e Donetsk dopo l’annessione alla Russia della Crimea.
Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di rifornire le forze ucraine con armi difensive.