La morte accidentale del giovane Davide Bifolco.

7 Settembre 2014
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Dolore e sgomento per la morte del giovane Davide non possono mancare, sincero è il nostro rammarico per l’accaduto. Certe cose non devono accadere.

Tuttavia non si può non constatare quanto sia diffuso l’atteggiamento di sfida alle Forze dell’Ordine, in ogni parte d’Italia. Ma di questo non ci sono grandi articoli nelle testate dei quotidiani italiani.

Tempo addietro mi trovavo a Castellammare di Stabia per cure termali e, passeggiando per le vie del centro, sono stato testimone di un episodio sconcertante. Un’intera famiglia è transitata sopra una Vespa (quattro persone) davanti ad una pattuglia dei carabinieri e poco c’è mancato che un militare venisse investito dal motociclo. Il giovane carabiniere ha dovuto fare un salto all’indietro. Naturalmente il conducente ha proseguito sulla sua strada e non c’è stato alcun tentativo sanzionatorio e, sinceramente, nel traffico caotico poco avrebbe potuto fare la pattuglia. Allora mi sono chiesto a cosa servono queste pattuglie. Non sarebbe meglio evitare?

Cosa si dovrebbe fare?  Avrei un’idea, ma lascio agli addetti la soluzione. Lo Stato deve essere in grado di far osservare la legge.

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