TUTTI NOI SIAMO
PER IL RITORNO
IN PATRIA DEI DUE MARÒ,
PER QUESTO CI SIAMO SEMPRE
BATTUTI E CONTINUEREMO
SENZA “SE” E SENZA “MA”.
DEVE ESSERE LA
MAGISTRATURA MILITARE ITALIANA
A GIUDICARE LE LORO AZIONI.
Ascoltando e interpellando alcuni colleghi militari ci siamo convinti che la “querelle” sulle presunte dichiarazioni attribuite al Gen. Riva Presidente dell’ANUPSA porti solo discredito in primo luogo alla causa dei due Marò e di riflesso a noi tutti come militari.
Da informazioni assunte emerge con certezza che il Gen. Riva non ha mai rilasciato dichiarazioni al giornale “Libero”, le “notizie” riportate sono state fornite dal Col. Canestrelli Alberto che le ha estrapolate da una mail del Gen. Riva in cui quest’ultimo faceva alcune confidenze ed esprimeva considerazioni del tutto personali in un discorso di più ampia portata.
Il Col. Canestrelli (del quale non possiamo sottacere che è sospeso dal Gruppo A.N.U.P.S.A. di Verona, insieme a tutto il vecchio Direttivo, per inadempienze nei confronti della Presidenza Nazionale ed è in atto una procedura, attraverso i probiviri, di conferma della sospensione ed eventuale radiazione dall’Associazione in occasione del prossimo Consiglio Nazionale) chiedeva, peraltro, al Gen. Riva di aderire all’iniziativa a favore dei due Marò di restituire i nastrini delle onorificenze. Il Gen. Riva non condivideva l’iniziativa.
Nella vicenda è entrato a “gamba tesa” il Presidente dell’A.N.M.I con un comunicato sprezzante, arrogante e denigratorio nei confronti di una persona e, soprattutto, di un’intera associazione l’ANUPSA facente capo al Gen. Riva.
Ammiraglio doveva almeno lasciare fuori l’ANUPSA.
Ammiraglio Le chiedo se Lei ha aderito all’iniziativa restituendo i nastrini?
In futuro, per il bene di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, basta con le iniziative estemporanee, auspichiamo maggiore attenzione e un coordinamento delle stesse attraverso l’Istituzione di un Comitato Nazionale, magari facente capo all’ANMI.
