Si è svolto oggi il Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana dell’ 85 corso allievi ispettori cui è attribuito il nome “Ala II” a ricordo di un fatto d’arme accaduto durante la Grande Guerra.
Presenti alla cerimonia: l’onorevole Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valore Militare attribuita per i fatti del 2 luglio 1993 in Somalia ove perse l’uso degli arti inferiori, l’on. Giovanni Legnini, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Gen. C.A. Saverio Capolupo, comandante Generale della Guardia di Finanza.
Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915 le prime truppe italiane superarono il confine Austro – Ungarico spingendosi fin sull’Altissimo di Nago. Il 25 maggio 1915, il 17 battaglione costiero della Regia Guardia di Finanza, costituito dalle compagnie 52^, 53^ e 54^, si trasferì in periferia da Thiene a Peri, essendo assegnato alla riserva del settore Baldo – Lessini. Il comandante di quel settore era l’eroico generale Cantore. Arrivati a Peri il giorno 26, stante l’imminente avanzata per l’occupazione di Ala i nostri ebbero l’ordine di predisporsi immediatamente all’azione. Il 2° battaglione del 114° reggimento fanteria iniziò, così, la marcia lungo la destra dell’Adige, collegato a vista con il 1° battaglione dello stesso reggimento che marciava contemporaneamente, lungo la sponda opposta. Il 17° battaglione della Regia Guardia di Finanza rafforzava quest’ultimo e marciava al suo fianco formando l’ala destra dello schieramento. Superato gli abitati di Borghetto e Avio, le truppe italiane fecero ingresso nella piazza principale della cittadina di Ala. Gli austriaci trincerati sulla destra del torrente Ala ed in parte asserragliati in alcune case sistemate a difesa, iniziarono un violento fuoco di fucileria. I finanzieri, allora, costretti in breve spazio allo scoperto ed esposi a perditedolorose senza la possibilità di reagire efficacemente alle offese, eseguirino in modo rapido e brillante una piccola manovra tattica: la 53^ compagnia finanzieri occupò gli sbocchi della piazza, mentre il 114° reggimento di fanteriaguarnì il margine settentrionale dell’abitato. Le altre due compagnie del 17° battaglione della Regia Guardia di Finanza lasciarono Ala e si portarono sul fianco del nemico, il quale, seppur risoluto a resistere, si avvide che la sua sorte era segnata. Infatti, nonostante gli austriaci si opposero sanguinosamente per ben sei ore all’ardire ed alla foga degli attacchi, il 2° battaglione del 114° reggimento di fanteria aveva precluso ogni via di ritirata degli stessi. Fino al 5 giugno, il 17° battaglione rimase in avamposti oltre il torrente Ala, sistemando rapidamente una linea di difesa e, ben presto, il generale Cantore riuscì a mettere il sigillo su “Ala italiana”.