Nel pomeriggio del 2 gennaio 2014 la corvetta Urania della Marina Militare, del dispositivo aeronavale Mare Nostrum, ha individuato a Sud di Lampedusa un natante in difficoltà di circa 15 metri.
La corvetta Urania ha prestato soccorso, recuperando 127 migranti che erano a bordo del natante: tutti uomini provenienti dal Mali (centro Africa), in buone condizioni di salute. Terminate le operazioni di trasbordo, la corvetta Urania ha fatto rotta verso un altro natante di circa 12 metri, localizzato da un velivolo Atlantic (equipaggio misto Marina Militare-Aeronautica Militare) con circa 50 migranti a bordo.
Nella stessa giornata la nave anfibia San Marco e il pattugliatore Sirio della Marina Militare hanno prestato soccorso ad altri due natanti localizzati in alto mare a sud di Lampedusa e diretti verso le coste italiane.
OPERAZIONE MARE NOSTRUM
L’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale denominata Mare Nostrum è iniziata il 18 ottobre 2013 e vede impiegato il personale e i mezzi navali ed aerei della Marina Militare, dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera nonché del personale del Ministero dell’Interno – Polizia di stato imbarcato sulle Unità della M.M. e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare.
Il Comando del Dispositivo aeronavale è affidato al Contrammiraglio Giuseppe Rando imbarcato su Nave San Marco Unità designata sede di Comando.
Sulle unità navali MM del dispositivo, inoltre, sono già imbarcati rappresentanti del Dipartimento Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, che con le loro capacità rafforzano i controlli dei migranti già direttamente a bordo.
Le navi della Marina Militare sono: nave anfibia San Marco, le fregate Maestrale ed Espero, il Pattugliatore Cigala Fulgosi, la corvetta Chimera e la corvetta Urania.