di Antonio Bini
Fino a 10-15 anni fa soltanto non erano molti a conoscere il Volto Santo,  custodito dai frati cappuccini a Manoppello (Pescara), nellâItalia centrale. Poi alcuni studiosi tedeschi hanno affermato che quel velo finissimo, in cui è impressa una immagine inspiegabile, viva e sofferente, identificabile con la leggendaria Veronica (veraâikon) un tempo venerata a Roma. Si tratta di una immagine acheropita (non fatta da mani dâuomo) che anche papa Benedetto XVI ha voluto vedere personalmente, facendosi pellegrino a Manoppello il primo settembre 2006, in coincidenza con le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario dellâarrivo del Velo, secondo tradizione.
 Una mostra su questa straordinaria immagine sarĂ esposta presso il Manhattan Center di New York dal 17 al 19 gennaio 2014 nellâambito di âNew Yorker Encounter 2014â, manifestazione diretta ai giovani cattolici americani, con un fitto programma di concerti, incontri, concerti, dibatti e mostre. Tra queste ultime si segnala la mostra ‘THE FACE OF JESUS: FROM THAT GAZE, THE HUMAN PERSON IS BORN (Il Volto di Gesu’: da questo sguardo nasce lâio), che ripropone la storia millenaria dellâimmagine di Cristo, assumendo a modello di riferimento il Volto Santo di Manoppello
(cfr. http://www.newyorkencounter.org/exhibits/2014/1/17/the-face-of-jesus-from-that-gaze-the-human-person ).
 La milanese Raffaella Zardoni, curatrice della mostra che è stata presentata per la prima volta al Meeting di Rimini nellâagosto 2013, prima di partire per gli Stati Uniti ha dichiarato:
âNel 2010 mi sono imbattuta nel Volto Santo di Manoppello. Stupita di non averne mai sentito parlare, in attesa che ulteriori esami scientifici rispondano alle tante domande che lâenigmatico velo suscita, ho desiderato verificare lâipotesi di padre Heinrich Pfeiffer rispetto alla quale il Velo di Manoppello sia lâantica Veronica perduta. Per questo abbiamo creato un team di storici dellâarte e ricercatori in collaborazione coi Cappuccini e con tutti coloro che da anni studiavano il velo abruzzese come padre Pfeiffer, suor Blandina SchlĂśmer, Paul Badde. A livello iconografico abbiamo voluto verificare lâaffermazione ricorrente che nellâEuropa medievale erano innumerevoli le riproduzioni della reliquia romana. Abbiamo creato una mappa su Google Earth e il sito Veronica Route con quasi 1500 riproduzioni della Veronica ordinate storicamente. Ă stata la quantitĂ e la bellezza delle immagini che ci sono giunte lo spunto decisivo che ci ha mossi a realizzare la mostra che in questi giorni è riproposta a New York col titolo ‘Il volto di Gesu’: da questo sguardo nasce lâioâ. In questo momento di profondi cambiamenti abbiamo desiderato far conoscere il movimento e lâaffetto per il volto di Cristo che ha caratterizzato la nostra storia europea.“
Lâedizione in inglese del catalogo della mostra presenta lâintroduzione di Sean OâMalley, cardinale di Boston, al quale il rettore del Santuario di Manoppello, p. Carmine Cucinelli, ha rivolto nei giorni scorsi il proprio ringraziamento per la condivisione dei contenuti della mostra, invitandono a recarsi a Manoppello, in occasione di un prossimo viaggio in Italia.
OâMalley, ritenuto tra i candidati piĂš autorevoli alla successione di Papa Benedetto XVI, è lâunico cardinale espressione dellâOrdine dei Cappuccini, lo stesso ordine dei frati di Manoppello. Negli ultimi cinque anni è emergente lâinteresse per il Volto Santo anche negli USA. Si segnala il documentato blog curato da Raynold Frost di San Francisco http://holyfaceofmanoppello.blogspot.it/, mentre diversi sono i libri pubblicati sullâargomento. Qui di seguito ne segnaliamo alcuni.
 P. Badde, The Face of God: The Rediscovery Of The True Face of Jesus, Ignatius Press, 2010;
J. Jannone, The Three Cloths of Christ: The Emerging Treasures of Christianity, Lulu Press, 2011;
P. Badde, The True Icon: From the Shroud of Turin to the Veil of Manoppello, Ignatius Press, 2012;
G.GĂłrny e J. Rosikon, Witnesses to Mystery: Investigations Into Christ’s Relics, Ignatius Press, 2013.
Di taglio diverso il libro della giornalista Linda Stasi del New York Post, che imposta la sua storia con Ie caratteristiche di un giallo tipo Don Brown, alludendo alla sesta stazione della via crucis, che riproduce lâimmagine della Veronica: cfr. L. Stasi, The sixth station, Forge Books, 2013.