Domenico Logozzo
Legge la prima pagina del “Quotidiano della Calabria”, mentre il suo caso conquista la ibalta televisiva nazionale della “Vita in Diretta”. Le telecamere di RaiUno a Molochio per raccontare agli italiani la meravigliosa storia di Salvatore Caruso che il 2 novembre scorso ha compiuto 108 anni. E’ uno dei casi mondiali di “longevi in buona salute” studiati dagli scienziati che vogliono scoprire i segreti di “lunga vita stando bene”. La prestigiosa rivista National Geographic ha dedicato ampio spazio al nonnino,che è stato “esaminato” da studiosi dell’Università della Calabria. Sorpresi dalla sua eccezionale lucidità. Ricordi limpidi di una vita intensamente vissuta, attraverso due secoli e due guerre mondiali, momenti difficili e vicende molto dolorose, come la morte del padre che lo costrinse ad interrompere gli studi per occuparsi della coltivazione della terra e in particolare degli uliveti.
National Geographic ha pubblicato una bella foto di nonno Salvatore tra gli amati alberi di ulivo: ”Ero in fasce e mia madre mi portava qui durante il periodo della raccolta delle olive “. Recentemente la Regione Calabria e l’associazione “Prim’olio” lo hanno scelto come testimonial ufficiale per l’olio extra vergine calabrese. La cultura e l’agricoltura. Nonno Salvatore ha questi due grandi amori. Che non ha mai abbandonato. Con la forza della volontà è riuscito a riprende gli studi e portarli brillantemente a termine. Legge i giornali e segue la tv senza occhiali.
Ha pubblicato due libri,sta lavorando al terzo romanzo. Si intitola “La fine del mondo”. Tra scienza e fantascienza, storia e immaginazione, dà una sua personalissima interpretazione ai misteri dell’universo e alle previsioni di Nostradamus. Su fogli di carta protocollo tenuti in perfetto ordine, con limpida grafia, ha esposto le sue teorie. ”Mille anni fa i popoli della Terra percorsi da numerose calamità, atterriti da varie comete, credevano che la fine del mondo fosse vicina…”. E’ questo l’inizio del romanzo di Caruso , che parte dal lontano passato per ipotizzare i futuri scenari. Uomo di mille idee . “’U raggiuneri, come lo chiamano in paese, ci sorprenderà ancora. Sicuramente sarà un’altra lettura appassionante che dobbiamo attenderci, come con i due precedenti romanzi.
Vivacità culturale incredibile. Claudio Nanni, il suo editore di Ravenna, rileva infatti che ”gli anni non hanno intaccato la mente giovanile dell’inossidabile Salvatore Caruso”. Inossidabile. La parola giusta per definire un ultracentenario che canta le canzoni di un tempo, accompagnato dalla chitarra suonata dai nipoti. E’ per la precisione. Presta la massima attenzione. E quando c’è qualche incertezza o errore li richiama: ”Non è cosi, stai attento, sbagli”. Chiaramente gli errori dei ragazzi sono voluti. Per “verificare” la lucidità. Salvatore e Giovanni adorano il nonno: “E’ brillantissimo. Quanti buoni consigli ci dà !”. Una fortuna per i due ragazzi che vivono accanto ad un uomo ancora capace di dare esempi positivi. Lezioni di vita, iniezioni di fiducia in un’epoca in cui purtroppo c’è molta confusione e le giovani generazioni non possono contare su molti punti di riferimento solidi.