ESTATE ALL’AQUILA ALL’OMBRA DELLE ALPI. Dal Trentino l’orchestra d’Archi “I Virtuosi Italiani” ed il Coro Sasso Rosso della Val di Sole

4 Agosto 2013
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Una calda serata estiva ha fatto da sfondo sabato 3 agosto ad un evento insolito e speciale: nell’Auditorium del Parco del Castello si sono esibiti l’Orchestra d’archi “I Virtuosi italiani” ed
il Coro solandro Sasso Rosso – Val di Sole.

E’ stato il regalo – uno dei tanti – che il Trentino ha voluto offrire all’Aquila, questa volta un omaggio in musica nel luogo che idealmente unisce – attraverso la cultura – le due Città.

Il Coro Sasso Rosso nasce nel 1967 come gemmazione da una diffusa pratica di canto spontaneo per antica tradizione delle genti alpine. Il legame con questa autenticità non si è mai rescisso anche se il Coro ha saputo rielaborarlo con contaminazioni musicali più strutturate e moderne.

La montagna caratterizza le proposte musicali del complesso che ha anche realizzato una recente pubblicazione discografica dal titolo “Echi di montagna” con la collaborazione dell’Orchestra d’archi “I Virtuosi italiani”.

Non nuova a sperimentazioni di questo genere, l’Orchestra, nata nel 1989, è una delle formazioni più attive nel panorama artistico internazionale, costituendo anche un volano per il turismo e la conoscenza del territorio in cui la stessa opera.

Nei circa venti anni di attività, l’attenzione del complesso è stata rivolta ad un pubblico sempre nuovo e più vario: in questa ottica si colloca la collaborazione con il Coro Sasso Rosso.

Sabato sera, quindi, si è assistito ad una “prima volta”, un inedito dato dall’unione di tradizione musicale e sperimentazione ardita all’ombra di vette appenniniche i cui paesaggi – a tratti – riecheggiano i panorami alpini.

Belle le musiche, sapientemente scelte; originale ed inusuale l’utilizzo delle “Corno delle Alpi”, per la prima volta sul palcoscenico dell’Auditorium del Parco; trascinante l’effetto sugli astanti, che alla fine hanno tributato al composito gruppo musicale una “standing ovation” .

In chiusura, come di tradizione, non poteva mancare una conviviale di sapori della tradizione trentina sapientemente accostata a quella aquilana: il TrentoDoc a confronto con salumi e formaggi dell’Aquilano, frittelle di patate trentine a confronto con i dolci locali.

Le degustazioni sono state offerte dalle Camere di Commercio dell’Aquila e Trento che da anni vantano un rapporto di collaborazione e solidarietà, orientato alla conoscenza reciproca dei rispettivi territori, al rispetto per le diverse tradizioni, alla condivisione dei numerosi tratti comuni delle genti di montagna.

Insomma, una serata diversa, all’insegna della genuinità delle relazioni umane e dei prodotti tipici che tali relazioni sanno esprimere, all’insegna della Cultura intesa come un caleidoscopio attraverso il quale conoscere il mondo nelle sue molteplici sfaccettature.

Francesca Bocchi

 

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