Le elezioni per il rinnovo del Parlamento egiziano si svolgeranno, con modalità simili alle precedenti, a partire dal 27 e 28 aprile 2013, in quattro turni nei diversi governatorati in cui è diviso amministrativamente il Paese e si chiuderanno a fine giugno.
I giornali riferiscono che il Consiglio della Shura (senato), a cui appartiene il potere legislativo in questa fase delicata per il Paese, ha approvato una nuova legge che accoglie in parte le raccomandazioni della Suprema Corte Costituzionale.
L’opposizione, in particolare i movimenti liberali e nasseristi, si dice pronta a boicottare le elezioni denunciando l’approvazione affrettata della nuova legge elettorale che non favorirà il ritorno alla stabilità.
Intanto, proseguono le manifestazioni anti regime nella città costiera di Port Said. Gli egiziani contestano Morsi e chiedono giustizia per le vittime degli scontri con la polizia. I manifestanti hanno intonato slogan contro i Fratelli Musulmani, accusando il ministero degli Interni di aver ucciso decine di persone negli scontri con la polizia a fine gennaio, quando furono emesse 21 condanne a morte per la strage dello stadio di Port Said.