IL GRANDE DONO FATTO ALLA CITTA’ DALL’”AQUILANO” CLAUDIO ABBADO

6 Ottobre 2012
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Domenica 7 ottobre inaugurerà l’auditorium di Renzo Piano

di Amedeo Esposito

( …il testo che segue è tratto dalle mie cronache redatte allora per “Il Messaggero”)

L’AQUILA – Dopo 57 anni dal suo primo concerto per la Società dei Concerti “B.Barattelli”, il grande direttore d’orchestra, “forse il maggiore d’Italia dopo Toscanini”, il maestro Claudio Abbado torna all’Aquila per suonare “la musica immateriale che è la più materiale dell’arte” del pentagramma di Renzo Piano che ha ideato “l’Auditorium del Parco”, costruito nella città della musica dalle genti della Provincia Autonoma del Trentino.

L’Aquila, infatti, domenica entrerà, con il “primo cittadino italiano” il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “nella cassa armonica” costruita, nel parco del Castello, con “il legno preferito dai liutai dai tempi degli Stradivari”. Sarà un avvenimento epocale per la ricostruzione della città.

E questo avvenimento vede come protagonista-ideatore il maestro Claudio Abbado che a buon diritto può dirsi “aquilano”, avendo frequentato non solo lui, ma il genitore Michelangelo ed il fratello Marcello, l’auditorium del Castello Spagnolo, oggi semidistrutto dal, terremoto, dove giovanissimo il 6 gennaio 1955 ( per la nona stagione della “Barattelli”) fu pianista dell’Orchestra d’Archi di Milano, il cui direttore e violista solista fu il padre, il maestro Michelangelo.

Gli Abbado, uniti o singolarmente, continuarono la loro presenza all’Aquila. Per la 15/ma stagione musicale, l’11 dicembre del 1960, di nuovo il maestro Michelangelo Abbado,come direttore e violista, diresse la medesima Orchestra. Più assiduo del teatro e dell’auditorium aquilani fu il fratello di Claudio Abbado, il pianista maestro Marcello che eseguì tre concerti di grande rilevanza ed importanza nella sedicesima stagione nei giorni 17-18 e 19 marzo del 1962,

Partecipò successivamente alla 39/ma stagione quando, il 24 febbraio del 1985 fu pianista solista nella sala “Chierici” del Castello cinquecentesco. Radici profondissime di “aquilanità musicale”, dunque, degli Abbado, tutte riaffiorate nel maestro Claudio quando decise con Renzo Piano di dare all’Aquila, ferita dal terremoto, la “grande nota” per la ricostruzione culturale primancora di quella materiale. Radici che dicono anche della profonda concordia sociale di cui godeva L’Aquila, oggi dilaniata invece dalle assurde divisioni ideologiche e politiche, anche per effetto della imposta e dolorosa diaspora aquilana.

Accanto all’Auditorium di Renzo Piano per la Musica,
il PARCO DELLE ARTI dedicato alla Prosa

L’AQUILA, 7 ottobre – L’Aquila torna protagonista della cultura. Dopo le polemiche sulla ricostruzione e la cattiva gestione del post-sisma, l’Auditorium di Renzo Piano al parco del castello dell’Aquila rappresenta un simbolo di rinascita culturale e artistica molto significativo. Non resta, questo, un caso isolato , né un episodio a sé proprio perché legato al nome del grande architetto. Infatti non distante dal centro storico, lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta, a dicembre apre un altro Teatro, questa volta dedicato alla prosa.

 Costruito su un progetto del Teatro Zeta di Manuele Morgese , unico teatro privato d’Abruzzo (come l’Eliseo per Roma) e finanziato da ARCUS S.p.a (Ministero infrastrutture e Ministero per i Beni e le Attività culturali) il Parco delle Arti dell’Aquila è uno spazio espositivo dedicato alle Arti di 7 mila mq, con un edificio centrale di circa 300 posti a sedere dedicato alle attività di spettacolo dal vivo. Iniziativa aquilana al 100% che mostra un volto nuovo della città del terremoto del 2009: il volto di una ricostruzione anche culturale e sociale che lo stesso territorio sa e deve generare. Nuovi spazi, nuove idee e nuove generazioni (se pensiamo che il Teatro Zeta, compagnia riconosciuta nel FUS, con la sua Accademia d’Arte drammatica vanta un primato eccezionale di centinaia d’iscritti sotto i trent’anni…)… finalmente.

 Manuele Morgese

Ass. Culturale Teatro Zeta

Via F. Savini L’Aquila 67100

tel. 0862.404604

www.teatrozeta.it

 

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