La soppressione del 123° reggimento “CHIETI” è stata formalmente sancita in una toccante cerimonia svoltasi ieri 27 settembre 2012 presso la caserma “Berardi” sede del reggimento nella città teatina.
Lo scioglimento del 123° rientra in uno dei tanti provvedimenti per la riduzione del personale.
“La storia si ripete, già pochi anni dopo la sua costituzione avvenuta nel 1861, l’ Esercito Italiano subiva una prima riforma per merito anche allora di un generale Ministro della Guerra, il generale Ricotti tra il 1870 ed il 1871 pose in atto alcune sostanziali modifiche sia nell’ordinamento che nel reclutamento, tenendo sempre come punto di riferimento il bilancio destinato all’Armata …
Con il Governo tecnico di Monti si sono venute a creare le condizioni favorevoli per una decisiva riforma del comparto Difesa, infatti la situazione economica è cambiata, le prospettive sono cambiate e alla guida del dicastero c’è un Ammiraglio che conosce a fondo le problematiche attinenti la Difesa e quindi sa dove poter agire senza timori di “perdere voti” “.
Con queste parole il gen. Carlo LUCIANI in un articolo vecchio di pochi mesi introduceva un nostro convegno dal titolo Crisi e Forze Armate, la nuova ristrutturazione delle FF AA, conseguente alla crisi economica che stiamo vivendo, dovrà conseguire una contrazione del personale dagli attuali 183 mila militari a 150 mila.
Una cerimonia toccante e triste per il personale interessato e per la città di Chieti legata al reggimento a cui aveva conferito anche la cittadinanza onoraria. Un taglio all’economia della cittadina.
Con la TUA soppressione un pezzo di storia se ne va e si porta dietro un pezzo del nostro cuore, non ci rassegneremo mai alla TUA perdita ed aspettiamo tempi migliori per un TUO ritorno.
A presto.
La storia del reggimento
Il 1° marzo 1915 si forma la Brigata “Chieti” per la quale é costituito il 123° Reggimento Fanteria dal Deposito del 18° Fanteria di stanza nel capoluogo teatino, con il gemello 124°.
L’unità partecipa al primo conflitto mondiale. Il II battaglione del Reggimento ebbe l’onore di entrare in Trento liberata nel novembre 1918.
Per effetto della smobilitazione, è sciolto il 1° gennaio 1920.
Il 1° febbraio 1985 ha vita, per trasformazione del distaccamento del 235° battaglione fanteria “Piceno”, il 123° Battaglione Fanteria “Chieti” al quale sono affidate Bandiera e tradizioni del 123° reggimento; ha compiti addestrativi e nel 1992 modifica la denominazione in 123° Battaglione “Chieti”.
Il 4 settembre 1997 l’unità concorre alla formazione del 123° Reggimento “Chieti”.
Dal 2007, inquadra anche il 57° battaglione “Abruzzi” dislocato nella città di Sulmona (AQ).
MOTIVAZIONE DELLA CROCE DI CAVALIERE DELL’ORDINE MILITARE DI SAVOIA CONFERITA ALLA BANDIERA DEL 123° REGGIMENTO DI FANTERIA CHIETI
Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915 – 1918).
Raffaele SUFFOLETTA
(già comandante del reggimento)